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Francia, primi exit poll (vietati): Macron davanti, poi la Le Pen

Allerta ai seggi per il rischio attentati e per disordini nelle periferie. A decidere la sfida elettorale saranno gli indecisi

Francia, primi exit poll (vietati): Macron davanti, poi la Le Pen

La Francia va al voto nel terrore. Dopo l'attacco di Parigi dello scorso 20 aprile, il Paese va alle urne per il primo turno per scegliere il nuovo presidente della Repubblica. Si vota dalle 8 alle 19 nella maggior parte dei Comuni, fino alle 20 nelle città più grandi. Il secondo turno è stato fissato per il 7 maggio. I candidati all'Eliseo sono 11. Alle 12 l’affluenza è stata del 28,5%, più alta di quella del 2012, quando fu del 28,3. Alle 17 si è attestata al 69,42%, di un punto inferiore al 2012.

Sono 45,67 milioni gli elettori chiamati alle urne e, considerando anche i territori d'Oltremare, dove i seggi avevano aperto in anticipo, i centri di voto sono 66.500. Per rafforzare la sicurezza durante queste presidenziali sono stati dispiegati circa 50mila agenti di polizia e gendarmerie, nonché 7mila militari. La campagna elettorale è stata durissima declinata soprattutto sull'emregenza terrorismo e immigrazione, ma anche sulla crisi economica che non ha risparmiato i francesi. E così adesso in questo clima il Paese va al voto anche nella paura di possibili nuove tensioni.

L'allarme è arrivato direttamente dagli 007 che parlano di una minaccia "costante e sostanziale". Per questo motivo, attorno ai seggi e nei luoghi sensibili sono stati previsti servizi di sicurezza rafforzati. "La presenza di polizia all'apertura delle urne è indispensabile", afferma la circolare, prevedendo "contatti tra i presidenti dei seggi e le squadre" impegnate, così come con prefettura, luoghi di spoglio". Rischio forte anche per raduni più o meno spontanei dopo la diffusione dei risultati, nei grandi centri urbani e nei quartieri sensibili, con previsione di possibili violenze. I timori maggiori sembrano legati a una eventuale vittoria al primo turno della leader dell'estrema desta Marine Le Pen e del candidato della sinistra radicale, Jean-Luc Melenchon. "Timori per l'ordine pubblico in caso di presenza di partiti cosiddetti estremisti al secondo turno", riporta il quotidiano, quando disordini "sono da considerare con ragionevole certezza. Movimenti d'estrema sinistra, più o meno radicati, cercheranno senza dubbio di organizzare manifestazioni di cui alcune potranno causare gravi problemi". Intanto dal Belgio arrivano i primi ext-poll (vietati) in cui il centrista indipendente Emmanuel Macron otterrebbe il 24%, mentre la leader dell'ultradestra Marine Le Pen il 22%. I due andrebbero quindi al ballottaggio, in programma il 7 maggio.

Terzo sarebbe il conservatore François Fillon con il 20,5%, quarto il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon al 18%.

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