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G7, c'è l'accordo sul clima. Accelerazione su libero scambio Usa-Ue

I leader del G7 fissano il paletto sul riscaldamento globale: "Aumento temperatura entro 2 gradi". Passi avanti sul Ttip tra Usa e Ue

I leader del G7 ad Elmau (Germania)
I leader del G7 ad Elmau (Germania)

Il G7 ha partorito un accordo sul clima. I Paesi che ne fanno parte adotteranno delle misure per fare in modo che il riscaldamento globale non superi i due gradi centigradi rispetto ai valori precedenti all'era industriale. Lo ha reso noto la cancelliera tedesca Angela Merkel, alla conferenza stampa di chiusura del vertice del G7 al castello bavarese di Elmau, in Germania. I capi di Stato e governo del G7, ha proseguito Merkel, hanno "chiaramente riconosciuto" che l'obiettivo della comunità internazionale deve essere quello di non superare questo limite nel riscaldamento globale, indicato dagli scienziati come "il massimo raggiungibile prima di subire gravi conseguenze". I sette Paesi più industrializzati al mondo - ha proseguito - vogliono che vengano elaborate "norme vincolanti" nell'accordo contro il cambiamento climatico che si cercherà di chiudere alla conferenza sul clima di Parigi, in programma a dicembre. Ulteriore obiettivo della comunità internazionale, ha concluso Merkel, è di arrivare ad avere entro la fine del XXI secolo un'economia libera dal carbone e in cui le emissioni di CO2 sono state ridotte sensibilmente rispetto alla situazione attuale.

"In Libia - si legge nel comunicato finale - il tempo per un accordo politico è ora: questo è il monito dei leader del G7 che invitano tutte le parti in lotta nel Paese nordafricano a deporre le armi e a trovare una soluzione negoziale ai loro contrasti: "Siamo profondamente preoccupati per la crescente minaccia terroristica nel Paese".

I leader del G7 "accolgono con favore i continui sforzi della coalizione globale" contro lo Stato Islamico e, nella dichiarazione finale del vertice, ribadiscono "l’impegno per sconfiggere questo gruppo terroristico e per combattere la diffusione della sua ideologia dell’odio". La lotta al terrorismo e al finanziamento delle attività terroristiche, si legge ancora nel documento, "è una massima priorità del G7".

I leader del G7 sostengono i "continui sforzi" di Teheran e del gruppo 5+1 "per raggiungere una soluzione complessiva entro il 30 giugno, che garantisca la natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano ed assicuri che l’Iran non acquisisca un’arma nucleare". Nella dichiarazione finale del vertice, oltre ad accogliere positivamente gli accordi raggiunti in via preliminare lo scorso aprile, i leader lanciano anche un appello all’Iran a "collaborare completamente con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica sulla verifica delle attività nucleari iraniane". Il Paese viene inoltre esortato ad "affrontare tutte le questioni in sospeso, comprese quelle relative a possibili dimensioni militari" e a "rispettare i diritti umani dei suoi cittadini", così come a "contribuire costruttivamente alla stabilità regionale".

In merito all'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti (Ttip), di cui si è parlato molto durante il vertice, la Merkel ha spiegato che "le trattative sono ad un buon punto ma in Europa ci sono discussioni su questioni controverse. "Il presidente americano ha detto chiaramente che vuole arrivare ad un accordo", ha sottolineato ancora la cancelliere tedesca, sottolineando di aver detto che anche la Germania vuole un accordo. "Ci saranno difficoltà per noi - ha aggiunto - le stesse difficoltà a livello legale che valgono per gli americani che per gli europei. Esistono quindi delle questioni, dei "problemi" che saranno proposti e che "si discuteranno, l’importante è arrivare al successo" ha concluso Merkel sottolineando che "la buona notizia" è che vi è la possibilità di "arrivare ad un accordo".

"La ripresa economica - dicono i membri G7 - ha fatto progressi da quando ci siamo incontrati l’ultima volta. In alcune economie avanzate, la crescita economica si sta rafforzando e le prospettive sono migliorate". Si sottolinea tuttavia che "molte delle nostre economie stanno ancora operando al di sotto del loro pieno potenziale e che ulteriore lavoro è necessario per raggiungere il nostro obiettivo di una crescita forte, sostenuta e bilanciata". In particolare, sottolineano i leader del G7, "la disoccupazione è ancora troppo alta, nonostante sia diminuita in modo sostanziale negli ultimi anni", senza contare che permangono "sfide come i bassi tassi di inflazione, domanda ed investimenti deboli alto debito pubblico e privato, squilibri interni ed esterni sostenuti, tensioni geopolitiche come volatilità sui mercati finanziari". In questo contesto, "ci impegniamo ad affrontare queste sfide ed a continuare i nostri sforzi perché la crescita sia per tutti", ma "una crescita più
forte e inclusiva richiede che affrontiamo le debolezze delle nostre economie".

Sul tema della crescita "noi eravamo completamente sulla linea filoamericana, non come altri nostri partner", ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi in una conferenza stampa dopo il vertice in Germania parlando della posizione dell’Italia. "Le sanzioni alla Russia - prosegue - saranno affrontate nel Consiglio europeo del 25 giugno". In vista dell’incontro di mercoledì a Milano "non ho niente da spiegare a Putin che lui non sappia già. La stella polare è l’accordo di Minsk. Se sarà rispettato sarà una svolta ma l’obiettivo è quello di mantenere e conservare gli accordi".

"L’Isis verrà cacciato dall’Iraq e alla fine verrà sconfitto", nonostante i recenti "passi indietro" sul piano militare nel Paese. Lo ha detto il presidente Usa, Barack Obama, incontrando a margine del G7 in Germania il premier iracheno Haider al Abadi.

Il presidente Usa ha assicurato che Washington continuerà l’addestramento dei militari iracheni per consentire loro operazioni offensive e non soltanto difensive.

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