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Giappone: 2,7 milioni di euro per un tonno

La cifra record è stata pagata da un magnate del sushi, che si è portato a casa un pesce di 278 chili

Giappone: 2,7 milioni di euro per un tonno

Un tonno rosso è stato venduto in Giappone all'incredibile cifra di 2,7 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l'ambito prodotto ittico è stata una vecchia conoscenza del mercato del pesce di Tokyo e uno dei più influenti imprenditori della ristorazione nipponica: Kiyoshi Kimura, conosciuto anche come "il boss del sushi" e proprietario della famosa catena Sushi Zanmai. Il ricchissimo tycoon sessantaseienne ha acquistato il prelibato tonno di quasi 280 chili in quella che è forse la più celeberrima delle aste di pesce del Paese del Sol Levante e che ad ogni appuntamento attrae investitori da tutto il mondo.

Kimura, incredulo e provato per la cifra alquanto sproporzionata a cui è dovuto arrivare per via dei ripetuti rilanci degli altri suoi concorrenti, si è detto comunque soddisfatto e felice di poter offrire ai suoi clienti un prodotto di elevata qualità.

La Sushi Zanmai è una rinomata catena di ristoranti giapponesi apprezzata tanto dai turisti quanto dai residenti, che offre un sushi di qualità, sicuro e a prezzi tutto sommato adeguati. All'interno dei suoi locali si può assistere in prima persona alla tradizionale preparazione dei piatti, che i cuochi eseguono magistralmente al banco davanti ad un pubblico sempre numeroso e affascinato.

Tsukiji Market e Toyosu Market

L'asta che ha visto l'aggiudicazione del tonno rosso ad un impressionante prezzo da record si è tenuta nel moderno Toyosu Market, pomo della discordia che in questi primi giorni dell'anno sta creando ancora malumori tra gli abitanti di Tokyo, che non vedono di buon occhio questa nuova sede del loro famoso mercato del pesce. In vista delle prossime Olimpiadi del 2020, la popolosa capitale è stata ed è tutt'ora al centro di un immenso piano di restyling che ovviamente ha coinvolto anche quello che era lo storico Tsukiji, il mercato del pesce che dagli anni '30 era uno dei simboli della città oltre che meta turistica e importante polo attrattivo per tutti i migliori chef stellati in circolazione.

Ma il vecchio mercato del pesce per quanto custode e testimone di un glorioso passato e patrimonio tradizionale e culturale della comunità, cominciava a risultare obsoleto e poco igienico agli occhi di chi a breve ospiterà atleti di ogni nazionalità; si è quindi deciso di spostare il mercato ittico da una zona molto centrale ad una un po' più periferica, sul lungomare, in un edificio sicuramente più anonimo ma anche più "contemporaneo", con un impianto di aerazione appropriato e in grado di garantire gli standard richiesti per quanto riguarda il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Per coloro i quali vedevano nel vecchio Tsukiji una istituzione intoccabile, questa ricollocazione risulta essere indigeribile, così come per i turisti che adesso potranno assistere alle aste del pesce sostando dietro una vetrata (sempre per i suddetti motivi igienico-sanitari) e non a pochi centimetri da quelle folkloristiche adunate di compratori e venditori che animavano, con urla e scampanellii, gli immensi spazi aperti di quello che resterà probabilmente il più grande e caratteristico mercato del pesce del mondo.

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