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Grecia, "spie" anti evasione arruolate tra cittadini e turisti

È quanto emerge nel documento inviato dal ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis all'Eurogruppo

Grecia, "spie" anti evasione arruolate tra cittadini e turisti

La Grecia si prepara a diventare uno Stato di polizia fiscale. Per risolvere il problema dell'evasione fiscale Atene sta pensando di arruolare migliaia di "spie" tra i propri cittadini e tra i turisti. È quanto emerge nel documento inviato dal ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis all'Eurogruppo, e anticipato dal Financial Times, con i dettagli delle riforme che Atene ha in programma di realizzare. L'idea dell'esecutivo di Tsipras, dal momento che lo Stato non ha gli strumenti e i finanziamenti per utilizzare gli ispettori ufficiali, sarebbe quella di ricorrere a delle figure "non professionali" assunte "per un breve periodo di tempo, con contratti di non più di due mesi e senza possibilità di rinnovo".

Di fatto, queste figure non potrebbero svolgere controlli autonomi né fronteggiare direttamente i presunti evasori, ma sarebbero incaricati di raccogliere materiale audio e video a prova dei reati, da consegnare alle autorità competenti.

"Prevediamo - spiega il governo nel testo - che queste figure provengano da tutte le parti della società (studenti, lavoratori domestici, persino turisti nelle aree a più alti tassi di evasione fiscale"), "avranno uno stipendio orario e saranno difficilmente riconoscibili dagli evasori".

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