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Israele verso il ritiro da Gaza: "Via dopo aver distrutto i tunnel"

Israele rinuncia ai colloqui del Cairo ma valuta il ritiro unilaterale da Gaza: "Prima però finiremo l'operazione". L’esercito a caccia del soldato scomparso. Ma Hamas assicura: "Non l’abbiamo rapito, è morto"

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Israele non intende più raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza tramite negoziati con Hamas, ma piuttosto finire delle operazioni a Gaza e giungere a un ritiro unilaterale, una volta ottenuto però il ripristino della deterrenza. Nelle prossime 24 ore l’esercito israeliano annuncerà, infatti, che sono stati distrutti tutti i tunnel conosciuti da Gaza verso Israele. "Le nostre forze stanno completando la neutralizzazione dei tunnel a Gaza", ha fatto sapere il premier Benyamin Netanyahu assicurando che Israele "farà di tutto per riportare a casa" il soldato rapito.

Parte dell’esercito israeliano si è ritirato di centinaia di metri dentro la Striscia di Gaza verso il confine. Alcune forze invece sono state già ridispiegate dentro Israele, mentre quelle rimaste nella Striscia stanno completando la distruzione dei tunnel. "Se avvertiremo che la deterrenza è stata raggiunta - ha detto un esponente ufficiale - lasceremo la Striscia in base al principio di 'calma in cambio di calma' (ovvero niente raid israeliani a patto che non siano lanciati razzi dalla Striscia, ndr). Se ci accorgeremo invece che la deterrenza non è stata ancora raggiunta, continueremo l’azione a Gaza, oppure lasceremo il terreno affidandoci agli attacchi aerei". La decisione odierna di autorizzare il ritorno della popolazione civile nel settore Nord della Striscia sembra rafforzare a breve l’ipotesi prospettata dalla fonte riportata da Haaretz. Al tempo stesso Israele cercherà di raggiungere comunque intese con l’Egitto, con il presidente palestinese Abu Mazen e con la comunità internazionale riguardo la la ricostruzione della Striscia, una prospettiva di smilitarizzazione di Hamas e la supervisione delle merci che entrano a Gaza.

Il braccio armato di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato di non avere indicazioni sul soldato israeliano rapito ieri e - ha aggiunto - che potrebbe essere rimasto ucciso. In una dichiarazione il gruppo afferma di non essere in contatto con i militanti che stavano operando in quell’area, nella parte meridionale della Striscia di Gaza dove è stato dato per disperso il 23enne sottotenente Hadar Goldin. "Abbiamo perso i contatti con i militanti che hanno preso parte all’imboscata e riteniamo siano stati tutti uccisi nei bombardamenti. Supponendo che siano riusciti a catturare il militare in combattimento, riteniamo che sia stato a sua volta ucciso".

Non si placa la tensione nella Striscia di Gaza. Sono almeno 101 i palestinesi uccisi da ieri a Rafah nel corso dell’offensiva militare israeliana in seguito al rapimento di un soldato e all'uccisione di altri due. Il nuovo bilancio è stato reso noto dai soccorritori locali. Ieri sera il presidente Usa Barack Obama ha condannato Hamas, esortandolo "a liberare il prima possibile e senza condizioni il soldato rapito". Il presidente americano ha aggiunto: "Israele ha il diritto di difendersi e di proteggere i suoi cittadini". Tuttavia Obama ha ammesso che è "difficile riuscire a riportare un altro cessate il fuoco, soprattutto visto che il mondo e Israele hanno perso fiducia sul fatto che Hamas possa rispettarlo. Senza la liberazione del soldato israeliano è impossibile mettere fine alle violenze. Hamas è responsabile per la fine del cessate il fuoco, io voglio vedere tutto l’impegno possibile nell’evitare la morte di civili palestinesi". "Faccio mio l’appello di altri colleghi per l’immediato rilascio del soldato israeliano rapito ieri a Gaza", ha detto il

538em;">premier Matteo Renzi al Cairo al termine dell’incontro con il presidente egiziano al-Sisi.

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