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Houston, la polizia fa fuoco: uccide afromericano armato

Due poliziotti hanno sparato contro un uomo afroamericano armato a Houston, in Texas, uccidendolo. Ancora sangue negli Usa

Houston, la polizia fa fuoco: uccide afromericano armato

Due poliziotti hanno sparato contro un uomo afroamericano armato a Houston, in Texas, uccidendolo. La sparatoria sarebbe avvenuta intorno alle 12.40 di questa notte, quando gli agenti hanno notato un uomo in mezzo alla strada, nella parte sud della città, con una pistola in mano. Secondo la polizia locale, i due poliziotti hanno intimato all'uomo di abbassare l'arma. Lui l'ha prima agitata in aria e poi l'ha puntata contro di loro. Gli agenti hanno così esploso diversi colpi. L'uomo, non ancora identificato, è morto sul colpo. Sull'azione degli agenti è stata aperta un'indagine. L'episodio arriva dopo la strage di Dallas, dove un cecchino di colore ha ucciso cinque agenti di polizia durante una manifestazione di protesta per l'uccisione da parte della polizia di due uomini di colore in Luouisiana e in Minnesota.

E di certo l'ultimo episodio di Houston non calmerà la situazione. Nella notte infatti in molte città degli Stati uniti sono andate avanti numerose proteste da parte dei residenti di colore contro la polizia che a loro dire avrebbe il grilletto facile con le persone di colore. La vittima di Houston si chiamava Alva Braziel. In questo caso però, secondo le ricostruzioni, l'uomo era armato e avrebbe minacciato direttamente gli agenti di polizia che hanno paerto il fuoco. Ma la sparatoria di Houston non ferma la scia di sangue che sta colpendo gli Stati Uniti negli ultimi mesi.

E di fatto le morti come quelle di Luouisiana e il Minnesota, come anche la "vendetta" di Dallas sottolineano il fallimento dell'amministrazione Obama sul fronte dell'integrazione.

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