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Isis, in mano ai servizi i documenti che rivelano chi combatte in Siria

Nelle carte, probabilmente trafugate da un disertore, i nomi di 22mila persone

Miliziani dello Stato Islamico in parata per le strade di Raqqa, in Siria
Miliziani dello Stato Islamico in parata per le strade di Raqqa, in Siria

Ci sono i nomi di americani e inglesi tra quelli contenuti in una mole di documenti trafugati dalla Siria, che sono finiti nelle mani dei servizi tedeschi e che contengono le identità di circa 22mila persone reclutate dal sedicente Stato islamico per combattere la sua guerra in Medioriente.

Le carte portate all'estero sono questionari somministrati agli aspiranti jihadisti al loro arrivo in Siria e proverrebbero da un posto di frontiera. Tra le informazioni contenute in ogni modulo, composto da 23 domande, nome, anno di nascita, provenienza e contatti dei combattenti.

A confermare la veridicità dei documenti è stato il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maizière, secondo cui l'acquisizione delle carte permetterà "indagini più veloci e chiare", oltre a costituire una prova ulteriore per arrivare a un'incarcerazioni di chi abbia lasciato il proprio Paese per andare a fare la guerra con il sedicente Califfo.

Sebbene non sia del tutto chiaro come i questionari siano finiti nelle mani dei servizi tedeschi, è altamente probabile che siano usciti dalla Siria su una chiavetta portatile, nelle mani di un ex combattente dell'Esercito siriano libero, poi passato all'Isis e che infine avrebbe lasciato i jihadisti perché disilluso. A questa fonte Sky News attribuisce l'acquisizione delle stesse carte.

Ci sono tuttavia alcuni dubbi sulla credibilità delle carte, che arrivano da analisti esperti di terrorismo. "Quando ho visto incosistenze di questo tipo si è sempre trattato di falsi di scarsa qualità", ha detto alla France Press Charlie Winter, ricercatore della Georgia State University.

Il linguaggio utilizzato e i simboli apposti sulle carte farebbero pensare a documenti non del tutto attendibili.

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