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I droni commerciali ed il pericolo per gli aerei di linea

Sabato scorso l’aeroporto di Londra-Gatwick è stato chiuso per diversi minuti a causa della presenza di droni che volavano nei pressi del campo aereo.

I droni commerciali ed il pericolo per gli aerei di linea

Il numero di voli in prossimità e potenzialmente disastrosi tra i droni commerciali e gli aerei di linea è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Le ultime statistiche della British Airprox Board, che controlla il rischio di collisioni, conferma che nei primi cinque mesi dell'anno in corso sono stati registrati 33 episodi (sette a Heathrow), potenzialmente catastrofici, tra droni ed aerei di linea. Numeri che confermano la crescente minaccia di questi dispositivi. Lo scorso anno furono 70 gli episodi registrati alla voce near-misses. Nel 2015, parliamo sempre della sola Inghilterra, furono 29. Sei i casi registrati nel 2014. Fino al 2013 tale voce non era stata neppure concepita dal British Airprox Board. E’ quindi un fenomeno relativamente recente, ma in costante evoluzione.

L’ultimo episodio risale a sabato scorso, quando l’aeroporto di Londra-Gatwick è stato chiuso per diversi minuti a causa della presenza di droni che volavano nei pressi del campo aereo.

Nella nota ufficiale si legge che “a causa della presenza di droni nei pressi del campo aereo, le operazioni di volo a Gatwick sono state sospese dalle 18,10 alle 18,19 e successivamente dalle 18,36 alle 18,41 di sabato scorso primo luglio. Ciò ha determinato delle modifiche ai piani di volo per gli aerei già in fase di discesa finale”.

Quattro voli della EasyJet con destinazione Gatwick, sono stati dirottati verso l'aeroporto di Bournemouth. Il volo della British Airways proveniente da Valencia è stato costretto a fare scalo a Bournemouth.

Chiunque può acquistare un drone

La tecnologia dei droni non è da tempo esclusiva pertinenza dei militari. Con poche centinaia di euro chiunque può acquistare un drone stabilizzato dotato di telecamera HD, GPS e capacità di carico (l’Isis utilizza i quadricotteri). La pronta disponibilità di questo tipo di tecnologia offusca la linea tra elettronica militare e commerciale. Senza considerare, infine, che un drone commerciale non deve essere necessariamente dotato di una testata esplosiva per creare un potenziale disastro.

Nel 2013, un drone gestito dal German Pirate Party riuscì ad atterrare vicino il cancelliere tedesco Angela Merkel, durante un evento sportivo a Dresda. Nell’aprile del 2015, un drone che trasportava sabbia radioattiva proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima riuscì ad atterrare sul tetto degli uffici del primo ministro giapponese a Tokyo. Ad oggi, contro uno sciame di droni commerciali non esiste contromisura a causa della loro particolare natura asimmetrica che altera il concetto standard. L’implementazione degli esplosivi su dispositivi a basso costo rappresenta quindi soltanto un dettaglio, poiché l’Improvised Air Threat non deve essere necessariamente armata.

Il primo impatto confermato tra un drone ed un aereo di linea è avvenuto il 17 aprile dello scorso anno a Londra. Un drone civile ha colpito un aereo della British Airways in fase di avvicinamento finale nell’aeroporto di Heathrow, a Londra. Anche se l’incidente si è concluso senza danni significativi, l’episodio ha dimostrato che gli aerei sono progettati per resistere all’impatto con gli uccelli e mai testati in scenari con droni scagliati contro le turbine o i finestrini. In una simulazione del Virginia Tech’s CRASH, un quadricottero di quattro chili (gelatina balistica con elementi di un drone commerciale) è stato lanciato contro un rotore che simulava la turbina di un Boeing 777 ed Airbus A380 a velocità di discesa o decollo. Tali fasi sono ritenute le più probabili. Lo studio mirava a determinare la propagazione dei detriti dopo l’impatto di un drone commerciale entry level con la turbina di un aereo di linea. In meno di 1/200° di secondo, il mockup del drone è stato risucchiato e disintegrato causando un guasto catastrofico al motore. I motori a reazione commerciali sono certificati per l’impatto contro uccelli, pioggia, grandine e ghiaccio fino a certi limiti. Tutti gli aerei di linea devono essere in grado di volare con un solo motore, ma le turbine sono certificate per l’ingestione di detriti molli (gli si lanciano contro blocchi di gelatina balistica o polli, ovviamente scongelati) e non per i materiali utilizzati per i droni. I droni sono solitamente realizzati in materiale composito, mentre il nucleo è costituito da leghe metalliche più dense. Oltre all’alluminio, il titanio, il magnesio, le piastre in fibra di carbonio, le schede elettriche, le batterie in polimero di litio LiPo (che tendono ad esplodere quando danneggiate), bisogna considerare i componenti aggiunti implementabili sui droni come le telecamere. I droni, quindi, sono realizzati con materiali molto più densi e più rigidi dei tessuti molli e dei muscoli degli animali in volo.

Quali sarebbero le soluzioni?

Le turbine sono progettate per tollerare e contenere all’interno un certo danno da oggetti sconnessi e frammenti ad alta velocità, con involucro concepito in modo da agire come scudo tra la fusoliera ed il motore. Tuttavia, questa schermatura non è stata progettata per l’ingestione dei droni (non consideriamo le molteplici variabili come la velocità, l’angolo di impatto, etc…etc…). È, quindi, la durezza di alcuni dei componenti interni al drone piuttosto che il peso in se ad essere il vero problema. La maggior parte dell'attenzione rimane sugli aerei, ma elicotteri ed aeromobili leggeri sono a rischio maggiore a causa della medesima altitudine dei droni, specialmente quando si tratta di asset antincendio. La resistenza dei parabrezza degli aerei di linea, progettati per resistere all’impatto degli uccelli, non è la medesima di quella degli elicotteri ed ultraleggeri. Modificare le turbine degli aerei di linea esistenti sarebbe certamente costoso per le compagnie aeree. Verosimilmente, le contromisure si limiteranno all’applicazione ferrea dei divieti di sorvolo sugli aeroporti. Gli accorgimenti contro la nuova minaccia, stratificata, saranno probabilmente implementati nei nuovi progetti. Le simulazioni informatiche e le prove fisiche per comprendere il problema e prevenire il disastro continuano, così come l’evoluzione dei droni commerciali.

La facilità di esecuzione, il costo irrisorio e l'effetto catastrofico rientrano negli scenari Imagination Gap.

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