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I giochi sporchi della Turchia: ecco come aiuta gli islamisti

Nessun blocco alle frontiere, il fertilizzante venduto per fabbricare le bombe degli islamisti e l'appoggio a Al Nusra. Tutti modi in cui la Turchia aiuta i terroristi

I giochi sporchi della Turchia: ecco come aiuta gli islamisti

Esiste un legame sotterraneo tra la Turchia e le milizie jihadiste siriane. Proprio pochi giorni fa, il New York Times aveva denunciato come il governo di Ankara consentisse la vendita di fertilizzanti, usati per fabbricare bombe, e diretti in Siria. Dal confine turco passano infatti centinaia di tir carichi di nitrato di ammonio, che, come è noto, può essere usato anche per la fabbricazione di bombe. Secondo John Goodpaster, un perito chimico consultato dal New York Times, con 90 kg di nitrato di ammonio è possibile equipaggiare un’autobomba, mentre bastano solo 9 chili di materiale esplosivo per un attacco kamikaze.

Dalla Turchia passano inoltre moltissimi foreign fighter diretti in Siria. Fanno scalo nei più importanti aeroporti turchi per poi raggiungere i combattenti anti-Assad o, addirittura, lo Stato islamico.

Il Governo siriano, inoltre, ha accusato la Turchia di sostenere il Fronte al-Nusra.

Un'accusa che non appare così infondata, se si leggono le parole rilasciate al New York Times dal columnist saudita Jamal Kashoggi, parecchio entusiasta della presa di Idlib da parte dei jihadisti di Al Nusra: "È uno sviluppo importante, e penso che ne vedremo altri".

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