Guerra in Ucraina

"I progressi nel Donbass sono minimi": cosa succede ai russi

Nonostante i proclami propagandistici, l'esercito russo arranca anche nel Donbass, quasi impossibile da conquistare per la fatidica data del 9 maggio: ecco qual è l'attuale situazione descritta dal Dipartimento della Difesa Usa

"I progressi nel Donbass sono minimi": cosa succede ai russi

Mancano meno di cinque giorni al fatidico 9 maggio in cui Putin desidera ardentemente consegnare una vittoria ai russi ma il Donbass non cede, non molla di una virgola. Come abbiamo visto sul Giornale.it, anche se la regione si trova sotto pressione dall'esercito di Mosca, gli ucraini reagiscono prontamente e non lasciano che il loro territorio cada in mani nemiche. La conferma arriva direttamente anche dal Dipartimento della Difesa (Dod) degli Stati Uniti. "Le forze russe nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, dove si sta svolgendo la maggior parte dei combattimenti, soffrono di scarso comando e controllo, morale basso e logistica tutt'altro che ideale", ha affermato un alto funzionario del Dipartimento.

"Progressi minimi"

Effettivamente, se da un lato la giornata di ieri ha visto un attacco missilistico russo in varie località dell'Ucraina, il sito Ukrinform ha dichiarato che i soldati di Zelensky avrebbero respinto ben 12 attacchi nemici nell'area dell'operazione delle forze congiunte. "Grazie alle loro abili azioni, i nostri guerrieri hanno inflitto perdite agli occupanti russi", si legge nella nota pubblicata su Facebook. In particolare, gli ucraini sarebbero riusciti a distruggere sei carri armati, cinque sistemi di artiglieria (tra cui tre sistemi di lancio multiplo di razzi), 15 veicoli corazzati da combattimento e nove altri veicoli dell'esercito di Putin. Non solo, ma le forze di difesa sarebbero riuscite anche ad abbattere un missile da crociera e tre droni Orlan-10. "Continuiamo a vedere progressi minimi, nella migliore delle ipotesi, da parte dei russi nel Donbass", ha aggiunto il funzionario americano. "Non stanno facendo i progressi che avevano programmato di fare e quel minimo avanzamento irregolare e incrementale".

"Dichiareranno falsa vittoria"

Alcuni "guadagni minori", come li ha definiti il funzionario Usa, sono stati ottenuti a est delle città di Izyum e Popasna ma sono stato così irrisori "che quel progresso è stato anemico". La propaganda russa, invece, dichiara come sempre grandi imprese: il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha appena dichiarato che "le unità dell'esercito russo, insieme alla milizia popolare della Repubblica popolare di Lugansk e della Repubblica popolare di Donetsk, stanno espandendo il controllo su questi territori". L'alto funzionario americano ha invece dichiarato che quanto accaduto a Popasna non è diverso da quello che si è verificato in altri villaggi del Donbass. "Si sposteranno, dichiareranno vittoria e poi ritireranno le loro truppe solo per lasciare che gli ucraini se la riprendano. C'è stato un sacco di avanti e indietro negli ultimi due giorni", ha detto il membro del Dod.

I russi respinti a Kharkiv

Come se non bastasse, l'esercito ucraino riesce a contrastare come può l'attacco dei russi a Kharkiv che continua a subire attacchi aerei. "Ma gli ucraini hanno svolto un ottimo lavoro nelle ultime 24-48 ore spingendo i russi più lontano.

E sono riusciti a spingere i russi a circa 40 chilometri a est di Kharkiv", ha concluso l'esecutivo americano.

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