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India, infermieri tirano troppo forte il neonato e lo decapitano

Un nascituro è morto in una clinica di Jaisalmer, in India. dopo essere stato decapitato per una manovra sbagliata degli infermieri. La testa del piccolo è rimasta nell’utero. Le autorità hanno parto un’inchiesta

India, infermieri tirano troppo forte il neonato e lo decapitano

Una choccante tragedia, costata la vita ad un innocente neonato, è avvenuta pochi giorni fa in un ospedale di Jaisalmer, in India. Il piccolo, infatti, è morto dopo essere stato decapitato dagli ostetrici al momento del parto. Come riportato dal Times of India, il grave e terribile incidente è avvenuto lo scorso 7 gennaio nella clinica Ramgarh.

Secondo una prima ricostruzione, sarebbe emerso che al momento del parto non erano presenti medici ma solo infermieri. Questi ultimi, per motivi da accertare, avrebbero tirato fuori “con forza bruta” il nascituro lasciando, però, la fragile testolina nell'utero.

In un primo momento, due infermieri nel tentativo di occultare le proprie responsabilità avrebbero nascosto il corpo del bimbo per poi consegnarlo solo dopo un reclamo della polizia a seguito della denuncia presentata dalla famiglia.

A quel punto le autorità di Ramgarh hanno presentato un causa contro i due infermieri, ora accusati di morte causata da negligenza. I sanitari sotto inchiesta sono stati sospesi dalla clinica.

La drammatica storia per la giovane mamma, che ha già tre figli, non era finita lì. La donna, infatti, è stata portata d’urgenza nel vicino ospedale di Jodhpur per essere sottoposta ad un intervento per rimuovere la testa del piccolo dall’utero.

La vicenda ha choccato lo Stato. Il ministro della salute dello stato indiano del Rajasthan, Raghu Sharma, ha ordinato un’inchiesta dichiarando che “i colpevoli saranno puniti e verranno intraprese azioni severe dopo le indagini”.

Il direttore della clinica di Jaisalmer, il dott. Bunkar ha dichiarato: "Ho visitato Deeksha Kanwar e indagato sulla questione. C'erano due infermieri maschi quando la donna è stata portata al PHC prima di mezzanotte, tra il 6 e il 7 gennaio: il ginecologo era in congedo, il personale infermieristico ha gestito il caso. Il bambino era per metà fuori, quando la donna è arrivata in clinica.

Era un bambino prematuro”.

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