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Iran, Zarif: "In prigione responsabile incidente aereo"

Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Javad Zarif: "L'uomo iraniano che ha abbattuto l'aereo ucraino è ora in prigione". Poi la frecciatina agli Usa: "L'ufficiale statunitense che 32 anni fa ha abbattuto un nostro velivolo ha ricevuto una medaglia"

Iran, Zarif: "In prigione responsabile incidente aereo"

L'Iran ha arrestato l'uomo considerato responsabile dell'abbattimento dell'aereo civile ucraino vicino all'aeroporto di Teheran; l'annuncio arriva direttamente dal ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, che ha raccontato interessanti dettagli sull'incidente alla rivista tedesca Der Spiegel.

Alla domanda sul perché al governo iraniano ci sono voluti tre giorni per ammettere la colpevolezza che i suoi militari avevano abbattuto l'aereo, Zarif ha rilasciato una lunga risposta: “Questa è stata una situazione complicata in un tempo complicato. Altri avevano bisogno di molto più tempo. Quasi 32 anni fa, gli Stati Uniti hanno abbattuto un aereo passeggeri iraniano. Ad oggi, non hanno ancora emesso scuse ufficiali. L'ufficiale statunitense che era responsabile di averlo abbattuto ha persino ricevuto una medaglia. Nel frattempo, l'uomo iraniano che ha abbattuto l'aereo ucraino è ora in prigione”.

L'autocritica di Zarif

Zarif ha inoltre aggiunto che le persone avevano il diritto di lamentarsi dal momento che le informazioni sull'accaduto non erano state immediatamente divulgate: “La gente aveva un motivo di protesta molto legittimo. Erano sconvolti dalla morte di giovani così brillanti nel disastro aereo. Molti avevano a bordo qualcuno che conoscevano. Era una situazione coinvolgente dal punto di vista emotivo”.

Riguardo le proteste, l'analisi offerta dal ministro è ancora più ampia: “Non dobbiamo minimizzare la voce dello scontento, la voce dell'opposizione, la voce di chi è stato messo in ginocchio dal terrorismo economico americano. Ma ci sono altre persone scese in strada per mostrare il rispetto e l'ammirazione nei confronti di un uomo che ha combattuto il terrorismo e difeso il suo Paese. L'Iran non è un Paese monolitico, abbiamo voci diverse e le persone hanno il diritto a dimostrare ed esprimere la loro protesta".

Tuttavia non sarebbe stata colpa del governo. A quanto pare lo stesso ministro avrebbe scoperto la verità soltanto due giorni dopo l'incidente aereo: "Questo è avvenuto quando i vertici delle forze armate hanno raggiunto la conclusione finale che questo è stato fatto per errore da qualcuno".

In merito all'eventualità di un'indagine internazionale, Zarif ha spiegato che Teheran ha invitato la parte ucraina a farne parte. Ricordiamo che il velivolo faceva parte della Ukraine International Airlines (Uia), la compagnia aerea nazionale dell'Ucraina. "Siamo aperti alla partecipazione di altri – ha aggiunto il ministro - Stiamo conducendo un'indagine adeguata sulla base dei requisiti internazionali".

Lo scorso 8 gennaio il volo 752 della Uia si è schiantato in circostanze misteriose nei pressi dell'aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran, pochi minuti dopo il decollo. Nello schianto sono morte tutte le 176 persone a bordo, compresi cittadini provenienti da Ucraina, Iran, Canada, Afghanistan, Germania, Svezia e Regno Unito. Dopo tre giorni l'esercito iraniano ha ammesso di aver abbattuto il velivolo per sbaglio, scambiandolo per un missile nemico.

In quei giorni l'ostilità tra Iran e Stati Uniti era alle stelle.

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