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Iraq, l'Italia accelera sull'invio delle armi

Mercoledì l'informativa del governo alle Camere. Poi potrebbe partire il ponte aereo per i curdi

Iraq, l'Italia accelera sull'invio delle armi

L'Italia accelera sull'invio di armi ai curdi in Iraq. Mercoledì il governo riunisce Camera e Senato per un'informativa sulla situazione nel Paese. Entro la settimana, quindi, il progetto approvato dall'Unione europea che prevede la fornitura di armi potrebbe prendere il via.

Per la risoluzione del conflitto tra peshmerga curdi e milizie jihadiste in Iraq, l'Ue vuole far presto e già nei prossimi giorni potrebbe partire il ponte aereo tra Roma ed Erbil. Non si esclude che il primo C-130J carico di armamenti possa arrivare a destinazione anche in 2 o 3 giorni. L'Italia, in particolare, dovrebbe inviare circa 30mila kalashnikov e tonnellate di munizioni sequestrate nel 1994 durante la guerra dei Balcani ad una nave da trasporto diretta a Spalato. Possibile anche la fornitura di armi "non letali" come puntatori laser, dispositivi anti-bomba, giubbotti antiproiettile, sistemi di comunicazione radio.

Nel continuano i voli umanitari dall'Italia: da giorni il ponte aereo porta ad Erbil acqua, viveri e generi di prima necessità, nonché tende e sacchi a pelo agli sfollati e ai profughi che hanno trovato rifugio nei campi delle Nazioni Unite nel nord dell’Iraq.

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