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"Impossibile formare gli imam". Ecco lo studio che smonta l'islam moderato

Rapporto choc sugli imam che predicano in Francia: "Sfuggono a qualsiasi controllo e rifiutano i corsi di deradicalizzazione". Ma Hollande sogna ancora un islam moderato

"Impossibile formare gli imam". Ecco lo studio che smonta l'islam moderato

Alla fine anche la gauche francese dovrà arrendersi all'evidenza. "È impossibile formare gli imam", hanno convenuto l'islamologo Rachid Benzine e i docenti universitari Catherine Mayeur-Jaouen e Mathilde Philip-Gay in un rapporto consegnato nelle mani dei ministri dell'Interno e dell'Educazione francesi, Bruno Le Roux e Najat Vallaud-Belkacem. Viene così a cadere il sogno di François Hollande di plasmare un islam di Stato deradicalizzando gli aspetti più estremi degli insegnamenti di Maometto.

Il rapporto, di cui Le Figaro riporta i contenuti e che in Italia è stato tradotto da Tempi, getta inquietanti ombre sulle guide spirituali dell'islam. Secondo il team di studiosi che hanno scritto le 72 pagine di analisi, infatti, il risultato è tutt'altro che incoraggiante. Per prima cosa, appare chiaro che gli oltre 1.800 imam che predicano in Francia "sfuggono a qualsiasi controllo" e, soprattutto, criticano apertamente la formazione universitaria in islamologia che, nelle intenzioni del governo francese, dovrebbe avere l'obiettivo di deradicalizzare gli imam più estremi. E ancora: gli imam che partecipano ai corsi di formazione contestano anche la "lettura universitaria del Corano".

A fronte di tutte queste resistenze, al termine del rapporto consegnato al governo Hollande, gli studiosi sconsigliano la formazione degli imam aprendo "una facoltà di teologia islamica pubblica" o consegnando "diplomi nazionali". "Non fa parte della vocazione dello Stato controllare gli istituti di formazione teologica", argomentano gli autori del report proponendo piuttosto di favorire il conseguimento del diploma universitario su "fatto religioso e laicità". Tuttavia, come fa notare Tempi, non conoscendo bene il francese, gli imam non se ne tengono alla larga. Tanto che gli studiosi si chiedono se, prima di investire sulla formazione religiosa, al governo Hollande non convenga "insegnare il francese" ai musulmani.

Nel rapporto sugli imam che predicano in Francia viene analizzato, infine, un aspetto che non può essere sottovalutato. Al governo viene consigliato, in più di un'occasione, di chiedere ai "responsabili del culto musulmano di determinare un contenuto comune degli insegnamenti religiosi per creare una certificazione interna al mondo musulmano".

Una richiesta destinata a cadere nel vuoto visto che nell'islam non esiste una figura religiosa che possa parlare a tutti i fedeli musulmani.

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