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Israele, Netanyahu indagato. Suo ex braccio destro collabora con i magistrati

Un ex stretto collaboratore di Netanyahu ha accettato di collaborare con i magistrati che indagano sul premier per due casi di corruzione e frode. Ieri un giudice ha imbavagliato i media fino al 17 settembre

Israele, Netanyahu indagato. Suo ex braccio destro collabora con i magistrati

Un ex stretto collaboratore di Benjamin Netanyahu ha accettato di collaborare con alcuni magistrati che indagano su un caso di presunta corruzione in cui sarebbe coinvolto il premier israeliano. Ieri un giudice ha ordinato alla stampa di non pubblicare alcuna notizia su due casi di corruzione e frode che vedono sospettato il premier, fino al 17 settembre. "Il giudice Einat Ron, presidente della Corte del Distretto centrale, ha imposto un ordine di secretare le informazioni sui casi denominati 1000 e 2000", ha riferito il portavoce, Luba Samri, specificando che "l’ordine si applica a tutti i dettagli nel processo di negoziazione di Ari Harow (ex capo dio gabinetto di Netanyahu) e dei suoi rappresentanti" con la polizia. Intanto in una dichiarazione postata sulla pagina Facebook di Netanyahu si legge una secca smentita:"Respingiamo totalmente le illazioni prive di fondamento contro il primo ministro"

I giornali israeliani avevano dato notizia che Ari Harow, ex collaboratore di Netanyahu, stava negoziando con la polizia per mutare la sua posizione da indagato a testimone, aspetto che alleggerirebbe lui ma ovviamente inguaierebbe Netanyahu. Il caso 1000 si riferisce si ad un presunto trattamento di favore da parte di Netanyahu ad un produttore di Hollywood, Arnon Milchan, in cambio di regali alla moglie Sara.

Il secondo caso, invece, riguarda la presunta intesa tra Netanyahu e l’editore del quotidiano Yedioth Ahronoth, Anrom Mozes, per ottenere una copertura a lui favorevole.

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