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Istanbul, le immagini del raid: così il killer cercava le vittime

Prima l'assalto nell'area delle partenze, poi l'attentato nello scalo. Una telecamera di sicurezza riprende l'attentatore a caccia di persone da ammazzare: quando non le trova getta a terra l'arma in segno di stizza

Istanbul, le immagini del raid: così il killer cercava le vittime

Un video nitido, come non ne erano ancora stati pubblicati. Il kamikaze che si aggira, impacciato, per l'aeroporto di Istanbul. Tutto vestito di nero, il kalashnikov in mano. Le immagini, che ilGiornale.it riproduce in eslusiva (guarda qui), appartengono alla telecamera di sicurezza di uno dei tanti negozi e negozietti che affollano lo scalo turco. Si vede distintamente il fuggi fuggi dei passeggeri che, allarmati dagli spari forsennati e da una detonazione lacerante, cercano di trovare scampo dalla carnerficina. Dietro di loro, avanza il jihadista che cerca altre vittime da mietere.

Nelle ultime ore gli investigatori turchi si stanno concentrando sulle immagini dei video registratidurante l'attentato suicida, che ha ammazzato 42 innocenti e ne ha feriti almeno 240, e sulle dichiarazioni dei testimoni. L'obiettivo è ricostruire la dinamica dell'attacco avvenuto ieri sera all'aeroporto internazionale Ataturk e che, in tutto e per tutto, ricorda molto da vicino l'attacco allo scalo di Bruxelles. La dinamica è da guerra: uno degli attentatori apre il fuoco nell'area delle partenze con un fucile automatico, spingendo le persone presenti a fuggire per cercare protezione, prima di farsi esplodere assieme ad altri due sospetti all'interno e nei pressi dell'area degli arrivi al piano inferiore (guarda il video).

kamikaze

Per ora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell'azione, anche se si pensa che dietro ci sia la mano del gruppo Stato islamico. Per questo è importante riuscire a guardare in faccia i kamikaze e dargli un nome. "È un puzzle - fa sapere un funzionario turco - le autorità esamineranno le immagini a circuito chiuso e le dichiarazioni dei testimoni". Un video pubblicato anche da alcuni media mostra l'assalitore all'interno del terminal raggiunto da colpi di arma da fuoco, probabilmente sparati da un poliziotto (guarda il video). L'uomo cade e la gente attorno fugge. L'attentatore si fa quindi esplodere circa 20 secondi dopo.

A questo puzzle si aggiunge un nuovo tassello che ilGiornale.it è in grado di riprodurre in esclusiva (guarda qui). Sono le immagini di una telecamera di sicurezza di un rivenditore dello scalo. Pochi secondo che danno il volto a un altro dei tre attentatori che martedì sera hanno preso d'assalto l'aeroporto. Quando viene inquadrato, non c'è anima viva in giro. Sono tutti fuggiti, corsi ai ripari. Nella calca si intravede, al secondo 46, anche una donna che impugna un'arma, forse una pistola. Poi, arriva il kamikaze: cerca gente da crivellare di colpi, non la trova, getta il kalashnikov a terra e lo raccoglie. Probabilmente un gesto di stizza dettato dal fatto che non trova nessuno da ammazzare. Oppure l'arma si è inceppata, eventualità più improbabile dal momento che l'Ak47 non si inceppa mai (o quasi). Forse, il kamikaze lo getta a terra solo per goffaggine.

Una ridicola rozzezza, in un momento tanto drammatico, causata probabilmente dalle sostanze stupefacenti di cui si imbottiscono i jihadisti prima di farsi saltare in aria.

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