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Due cittadini italiani sono stati rapiti in Libia, nella città di Ghat

Il sequestro è avvenuto fuori dall'aeroporto cittadino. Con loro anche un canadese

Membri delle milizie libiche impegnati nella battaglia di Sirte
Membri delle milizie libiche impegnati nella battaglia di Sirte

Sarebbe avvenuto a Ghat, città in Libia non lontana dal confine con l'Algeria, il rapimento di due cittadini italiano, sequestrati insieme a un canadese questa mattina, nella zona sud-occidentale del Paese nordafricano.

I tre uomini, spiega l'agenzia tuca Anadolu, citando una fonte nella città di Ghat, sarebbero dipendenti della Conicos, una società italiana di manutenzione che lavora proprio all'aeroporto - per rimettere in sesto la pista d'atterraggio - ed è in Libia da molti anni.

La notizia del rapimento viene proposta dalla stampa locale, in particolare dal quotidiano in lingua inglese Libya Herald, secondo cui i tre uomini sono stati presi in ostaggio nell'area dell'aeroporto.

La notizia è stata confermata dalla Farnesina. "Si sta lavorando con il massimo riserbo - spiegano da Roma - tenuto conto della delicatezza della situazione" fin da questa mattina, "quando se ne è avuto notizia".

Il sequestro, da parte di uomini armati, non è ancora stato rivendicato. È invece ora chiara l'identità dei due italiani: si tratta di Bruno Cacace e Danilo Calonego.

"Non abbiamo ancora ricevuto nessuna notizia ufficiale, in famiglia c'è stretto riserbo e per adesso è giusto attendere e rispettare il loro silenzio". Lo ha detto il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta, parlando del concittadino Cacace.

Secondo fonti del Corriere della Sera gli uomini della Conicos sono stati fermati mentre viaggiavano sul loro mezzo e costretti a seguire i rapitori, dopo che questi hanno sparato all'autista, colpendolo al piede.

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