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Knox: "Le donne confessano delitti mai fatti? Colpa del maschilismo"

Amanda Knox accusa la cultura "maschilista" dell'interrogatorio: "Le donne tendono ad addossarsi la colpa di delitti mai compiuti perché sono educate a compiacere l'autorità".

Knox: "Le donne confessano delitti mai fatti? Colpa del maschilismo"

“Le donne confessano sempre perché ci hanno insegnato a compiacere l’autorità”. Parole e musica di Amanda Knox che adesso fa la giornalista e su Vice accusa la cultura delle indagini in tutto l’Occidente. È, secondo la sua visione, tutta una questione di genere e di maschilismo.

La Knox, come riporta l’Independent, parte dal caso di una giovane donna americana accusata di aver ucciso un bimbo di appena sedici mesi affidato alla sua custodia. Secondo l’analisi che fa l’ex imputata per l’omicidio di Perugia, la ragazza sarebbe stata spinta a confessare un delitto che non aveva commesso. La sua posizione è comune a quella di tante altre donne: si sono attribuite misfatti mai compiuti perché sarebbero state spinto a farlo dalle pressioni culturali che impongono alle femmine di compiacere il maschio e, dunque, di essere sempre gentile e accondiscendente con la sua autorità.

“Le donne crescono sotto una struttura sociale differente da quella in cui vivono gli uomini. Vengono spinte e incoraggiate a sviluppare un’indole accondiscente verso le autorità. E questa circostanza trova la sua più piena realizzazione durante gli interrogatori, in una situazione che vede ampliata al massimo grado l’autorità e il controllo assoluto da parte degli inquirenti”.

Non manca un ovvio riferimento alla storia e alla politica, dalla caccia alle streghe fino alle critiche alla Clinton: “NeI processi alle streghe di Salem, alla fine del Seicento, prese di mira le donne di mezza età che ebbero l’ardire di ribellarsi al bigottismo sociale e religioso di quegli anni e finirono per essere accusate di tutto, dal provocare aborti fino al togliere il latte alle puerpere.

Più di recente, Hillary Clinton è stata è stata ritenuta “colpevole” di una sorta di complicità nelle avventure extraconiugali del marito e nell’affare delle mail, seppure non siano emersi profili passibili di un’indagine penale, è prevalso il mantra dell’ “arrestatela!”.

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