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L'Argentina cancella Evita e le Malvinas dalle banconote

L’annuncio fatto ieri dalla Banca Centrale del paese sudamericano ha scatenato immediate polemiche

L'Argentina cancella Evita e le Malvinas dalle banconote

L'Argentina cancella Evita e le Malvinas dalle banconote. L’annuncio fatto ieri dalla Banca Centrale del paese sudamericano ha scatenato immediate polemiche, alimentate da tv come Telesur che, qualsiasi cosa faccia il nuovo esecutivo di Mauricio Macri è, come minimo, un mezzo disastro. A voler mettere ad ogni costo questi due simboli del peronismo patrio sulla cartamoneta era stata l’ex presidente Cristina Kirchner, con una presentazione in pompa magna in diretta tv. Anche perché lei un po’ Evita s’è sempre considerata mentre le Malvinas, quando si trovava in difficoltà sul fronte economico interno, le ha usate sovente come diversivo esterno. Un classico canovaccio seguito anche da altri nel recente passato, anche se il suo obiettivo era celebrare la prima moglie del generale Juan Domingo Peron, facendone stampare il profilo sulla banconota più importante del paese - quella da 100 pesos, pari a circa 7 euro - e le isole britanniche rivendicate alla perfida Albione da Buenos Aires su quelle da 50 pesos. Ora però, con Mauricio Macri alla Casa Rosada che peronista non è, cambia tutto e dopo la fine del ‘cepo’, il blocco del cambio che aveva creato un mercato valutario parallelo e l’eliminazione della tassazione sulle esportazioni agricole, spariscono anche Evita e le Malvinas dai bigliettoni. Nelle nuove emissioni l’idolo dei descamisados interpretata da Madonna in un celebre film lascerà così spazio alla taruca, un cervo andino in via d'estinzione, mentre le Falkland/Malvinas, fonte di eterna tensione con la Gran Bretagna, saranno sostituite dall’immagine di un condor.

Da segnalare infine che, da giugno, la Banca Centrale argentina comincerà anche ad emettere banconote da 200, 500 e 1000 pesos - pari rispettivamente a circa 14, 35 e 70 euro.

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