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L'Australia nel mirino del terrore, ecco gli attacchi degli ultimi anni

L'attacco di oggi a Melbourne non sembra al momento legato al terrorismo, ma negli ultimi anni l'Australia è stata vittima di diversi attacchi di matrice islamica

L'Australia nel mirino del terrore, ecco gli attacchi degli ultimi anni

L'attacco di oggi a Melbourne non sembra al momento legato al terrorismo, secondo quando riportano le autorità australiane. Nonostante questo, l'Australia è da anni in prima linea sul fronte del terrore. Dal Paese, durante gli ultimi anni, sono infatti partiti un centinaio di foreign fighter per unirsi all'Isis in Siria e 15 di loro sono morti in combattimento. Con la sconfitta dello Stato Islamico in Siria e Iraq, diversi di loro sono già rientrare nel Down Under.

Attacchi compiuti e sventati

Negli ultimi anni l'Australia è stata vittima di diversi attacchi di matrice islamica. Il 23 settembre del 2014, un 18enne simpatizzante dell'Isis accoltella due agenti dell'anti-terrorismo prima di essere ucciso. A dicembre dello stesso anno, invece, un estremista di origine iraniana armato fa irruzione in una caffetteria di Sydney. Dopo un assedio di 16 ore, viene ucciso nel blitz della polizia. Muoiono anche due ostaggi.

A ottobre del 2015, un 15enne uccide un contabile a Sidney. Nell'ambito dell'indagine la polizia arresta poi 5 persone per terrorismo. A settembre dell'anno scorso, un 22enne ispirato dall'Isis accoltella e ferisce un uomo a Sydney. Significativi anche gli arresti a dicembre del 2016 di 7 ventenni che preparavano un attentato a Melbourne simile a quello di Parigi nel 2015.

Ad aprile di quest'anno, due adolescenti accoltellano i passanti a Queanbeyan, nel New South Wales, facendo un morto e tre feriti. Uno si loro urla "Allah Akhbar". A giugno, invece, un 29enne jihadista assalta un complesso residenziale alla periferia di Melbourne, uccidendo una donna. La polizia lo uccide dopo un assedio in cui spara a tre agenti. Il 30 luglio scorso, 4 uomini arrestati a Sydney, preparavano un attentato su un aereo Etihad in partenza per il Medio Oriente.

Appena tre mesi fa, il capo dell'antiterrorismo per Sydney e il New South Wales, Mark Murdoch, aveva avvertito che "un grande attentato" sul suolo australiano "è inevitabile".

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