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L'Europa avvisa Londra: "Servono più garanzie per cittadini Ue"

May rassicura sulla sorte degli europei in Gran Bretagna, ma per l'Ue non basta

L'Europa avvisa Londra: "Servono più garanzie per cittadini Ue"

"Il nostro obiettivo per i diritti degli europei è lo stesso livello di protezione di cui godono sotto le leggi Ue. C'è bisogno di più ambizione, chiarezza e garanzie rispetto alla posizione espressa stamane dal Regno Unito".

È il capo negoziatore della Ue Michel Barnier a mettere in chiaro con Londra quali siano le richieste da parte di Bruxelles dopo la Brexit, dopo che in Parlamento la premier Theresa May ha ribadito: "Vogliamo assicurare che i cittadini europei potranno rimanere qui dopo la Brexit, vogliamo che rimaniate in Gran Bretagna".

Parole che all'Unione Europea non sono bastate, come non sono bastate al leader laburista Jeremy Corbyn, che parla di un discorso che arriva "troppo tardi" e che fa "troppo poco" per assicurare e rassicurare sul futuro dei lavoratori europei a Londra.

Sono oltre tre milioni tra la capitale inglese e la Gran Bretagna, con mezzo milioni di italiani. May ha parlato di una "offerta generosa", la Ue la vede diversamente. "Nessun europeo, che viva legalmente da cinque anni in Gran Bretagna, sarà costretto ad andarsene", dice la premier. Ma chi la critica parla di promesse che dovevano essere fatto un anno fa, dopo il referendum, per evitare incertezze.

E a mancare è ancora la data entro la quale gli europei potranno chiedere quella "residenza permanente" che gli darà gli stessi diritti dei cittadini britannici, tranne il diritto di voto.

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