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Libia, nelle mani di miliziani le armi chimiche di Gheddafi

Trafugato l'arsenale del rais: gas portati via sui carri armati e testati a Misurata. Si teme che siano venduti all'Isis. Sostieni il reportage

Libia, nelle mani di miliziani le armi chimiche di Gheddafi

Non solo gli scud dello Stato islamico, ma anche le armi chimiche delle milizie. L'inferno libico è sempre più terra di nessuno. L'arsenale a disposizione delle forze avversarie dell’esercito regolare libico preoccupa sempre di più il premier Hamad bin Khalifa al Thani che da settimane si trova a dover far fronte alla violentissima offensiva dei tagliagole dell'Isis. Secondo fonti militari riportate dal sito Asharq al Awsat, l'autorevole quotidiano panarabo basato a Londra, le milizie avrebbero trafugato gli arsenali del regime di Muammar Gheddafi nelle province centrali e meridionali della Libia. Per il momento non è noto il quantitativo trafugato, ma l'esercito regolare libico teme seriamente che possano essere vendute ai jihadisti fedeli ad Abu Bakr al-Baghdadi.

Tra le armi trafugate dai depositi nel deserto centrale e meridionale della Libia ci sarebbero il gas mostarda (iprite) e il gas nervino sarin. Le fonti militari sentite dal sito Asharq al Awsat hanno rimarcato più volte il proprio il timore che possano finire nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico. Un gruppo armato di guardia a un’azienda chimica a Jufra, cittadina a 600 chilometri a sud est di Tripoli, avrebbe trasferito i gas a Misurata a bordo di carri armati. Qui avrebbero, poi, testato le armi chimiche rubate. "Prima della sua morte - ha detto la fonte - Gheddafi aveva approssimativamente un migliaio di tonnellate di materiale per la realizzazione di armi chimiche e circa 20mila tonnellate di gas".

La notizia, però, contrasta con quella della distruzione totale dell’arsenale chimico del rais, terminata il 5 febbraio del 2014 come accertarono il direttore generale dell’Organizzazione per la messa al Bando della Armi Chimiche (Opwc), il turco Ahmet Uzumcu, e rappresentati di Stati Uniti, Germania e Canada che fornirono assistenza tecnica alla Libia per eliminare i pericolosi gas. Gas eliminati in una zona remota del deserto libico a 640 chilometri a sud est di Tripoli.

Lo stesso Gheddafi aveva iniziato a distruggere il proprio arsenale nel 2004, quando temendo di fare la fine di Saddam Hussein, strinse un accordo con Washington per porre fine al programma per le armi di distruzioni di massa.

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