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"Il libro ha contenuti troppo spinti". Uno scrittore a processo in Egitto

Ahmed Naji, pubblicato anche in Italia, rischia fino a due anni per un lavoro di fantasia. E accusa: "La creatività è in crisi"

"Il libro ha contenuti troppo spinti". Uno scrittore a processo in Egitto

"Mettiamo che entriate in una libreria e vi troviate davanti un libro il cui contenuto trovate opinabile. Potreste prendere quel libro e portarlo nel tribunale più vicino e chiedere che sia confiscato. La confisca si può basare sulla tesi che il contenuto del libro è contrario ai valori familiari che la costitituzione egiziana promette di sostenere".

Quando, nel 2014, Ahmed Naji scriveva queste parole in un articolo più ampio sulla libertà d'espressione in Egitto, non è detto che pensasse, un anno dopo, di trovarsi in una situazione piuttosto simile a quella descritta. Naji, scrittore, blogger e giornalista per una nota rivista letteraria egiziana, rischia una condanna per la pubblicazione di un testo per cui è accusato di avere violato la pubblica morale con materiale sessualmente esplicito.

Naji non dovrà affrontare da solo l'accusa, rivolta anche a Tarek al-Taher, direttore della rivista letteraria Akhbar al-Adab, che ha pubblicato come feuilleton il suo "The Guide for using life" (Istakhdem al-Haya), dando il via alla bagarre che ha portato poi all'accusa, per cui lo scrittore rischia ora fino a due anni di carcere e una multa fino a 10.000 sterline egiziane, qualcosa più di 1.000 euro.

L'Associated Press spiega che in realtà il libro di Naji - pubblicato insieme alle tavole del disegnatore Ayman Al-Zorkany - non ha avuto grandi problemi con la censura in Egitto. Pubblicato a Beirut, si trova in diverse librerie locali, ma qualcuno ha sporto denuncia e chiunque sia stato, a sentire gli avvocati, ha citato "battito cardiaco irregolare e un calo della pressione sanguigna" dovuto alle pagine del libro tra le cause per cui lo scrittore dovrebbe essere condannato.

Ad avere destato l'oltraggio di chi ha portato la causa in tribunale (il 14 novembre la prima udienza) è un capitolo in particolare, in cui non mancano descrizioni piuttosto dettagliate di rapporti sessuali, utilizzo di droga e cannabonoidi. Temi che erano presenti anche in un altro suo libro, Rogers e la via del drago divorato dal sole, pubblicato anche in Italia da Il Sirente nel 2007.

Parlando ad Aswat Masriya, testata egiziana legata alla Reuters, Naji ha detto di non essere particolarmente stupito da come stiano andando le cose, vista la "costante ostilità" dei tribunali nei confronti della stampa e la "crisi" che i creativi stanno attraversando in Egitto. Ha poi aggiunto che i giudici dovrebbero tener presente del fatto che The Guide for using life è un lavoro di fantasia, e non un articolo di giornale.

@ACortellari

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