Mondo

L'imam: "Stringere mano alle donne come violenza sessuale"

Per il predicatore toccare una persona dell'atto sesso è come uno stupro

L'imam: "Stringere mano alle donne come violenza sessuale"

Non è una novità che per i più rigorosi tra i musulmani stringere la mano a una persona del sesso opposto, se sconosciuta, sia un atto disdicevole e da evitare. Ma per un predicatore in particolare, un convertito australiano, la questione è decisamente più seria.

Per lo sheikh Zainadine Islam Johnson, che dal cognome tradisce le sue origini non esattamente mediorientali, ma con le sue idee esplicita invece un radicalismo difficile da ignorare, la richiesta di stringere la mano a una donna equivale a una violenza sessuale.

Johnson, originario dello Stato del Queensland, ha di recente descritto il contatto con la mano di una donna in questi termini dal pulpito della sua pagina su Facebook. Un atteggiamento che ben poco ha a che fare con la sua vita prima dell'Islam, quando si chiamava soltanto Zean ed era chitarrista in una band rock.

"Mi sento sessualmente abusato quando qualcuno cerca di costringermi", ha scritto senza mezzi termini, definendo l'atto di stringere la mano a una donna come un qualcosa di peccaminoso.

Commenti