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Trovata l'ultima nave affondata dai nazisti: colpita a 8 chilometri dagli Usa

Secondo lo storico Paul Lawton potrebbe trattasi dell'ultimo affondamento messo a segno da un sommergibile nazista.

Trovata l'ultima nave affondata dai nazisti: colpita a 8 chilometri dagli Usa

Ha sempre riposato nella sua tomba sommersa a soli 100 metri di profondità e 8 chilometri di distanza dalle coste del Maine, quella che potrebbe rivelarsi l'ultima nave da guerra affondata da un U-boot nazista: una delle più temibili macchine di morte schierata da Hitler durante il secondo conflitto mondiale. A meno di un mese dalla resta incondizionata della Germania, il 23 aprile 1945, la Uss Eagle 56, pattugliatore costiero della Marina militare americana, scomparve al largo di Cape Elizabeth con 49 nove membri del suo equipaggio. Centrata da un siluro lanciato dall'U-853, un sommergibile a lungo raggio Type IX schierato nell'Oceano Atlantico che si era spinto sotto le coste americane a caccia di naviglio nemico.

A lungo gli storici si sono interrogati su dove si trovasse e quale fosse stato il vero destino di questa piccola nave da guerra, salpata per una missione di pattugliamento nelle ultime battute del secondo conflitto. Ora, come riportato dal New York Times, un gruppo di sommozzatori professionisti guidati da Ryan King ha individuando il relitto che giace a quasi 100 metri di profondità davanti le coste del Maine. Svelando dei particolari inediti. Secondo quanto ipotizzato alcuni storici, la nave colò a picco in soli 15 minuti dopo essere entrata nel periscopio del sommergibile nazista che lanciò una salva di siluri dei quali almeno uno andò a segno. Mentre altri ipotizzavano un incidente a bordo che aveva causato un forte incendio. Dei 61 membri dell'equipaggio solo 13 sopravvissero all'affondamento, ma non si riuscì mai a chiarire quali fossero le dinamiche della scomparsa dell’Eagle.

Lo storico Paul Lawton era quasi certo che il relitto si trovasse in quell’area, dopo aver raccolto le testimonianze dei sopravvissuti che raccontavano di una forte e improvvisa esplosione. Secondo Lawton tuttavia, la teoria dell'esplosione di una caldaia era da escludere: si trattava senza dubbio di un siluro lanciato da uno di quei "lupi solitari" inviati dalla Kriegsmarine a dare la caccia alle navi da guerra alleate nell’Atlantico. Spingendosi talvolta proprio a ridosso della East Cost. Adesso il ritrovamento del riletto adesso conferma questa tesi, indicando il sommergibile U-853 come responsabile dell'affondamento.

Secondo quanto ricostruito, l’U-boot incriminato, che vantò così la sua ultima vittoria su una nave da guerra. Avrebbero poi ignorato l'ordine di arrendersi e di cessare le operazioni belliche nell'Atlantico, proseguendo imperterrito la sua caccia e affondando il mercantile Ss Black Point il 5 maggio. Questa ultima azione segnò il suo destino, poiché l'Us Navy lanciò una vera e propria spedizione punitiva per individuare e affondare l’U-853, che venne distrutto il giorno seguente a largo di Block Island, dove cercava di nascondersi nelle profondità marine, restando immobile. Tutti i 55 membri dell'equipaggio persero la vita. L'U-853 fu l'ultimo sommergibile nazista ad essere affondato nella seconda guerra mondiale insieme all'U-881.

I sub del Nomad Exploration Team hanno trascorso quasi quattro anni a cercare il relitto dell'Eagle, individuandolo per la prima volta nel 2018 e conducendo una serie di immersioni in queste acque difficili da esplorare per via della temperatura estremamente bassa e della scarsa visibilità. Nel corso della spedizione di ricerca i sommozzatori scoprirono che le caldaie erano completamente intatte, potendo confermare che il motivo dell'affondamento dovesse essere un altro, come affermava già dal 2001 Paul Lawton.

Il relitto, considerato secondo le leggi federali una tomba di guerra, continuerà ad essere esplorato e sarà oggetto di un documentario dal titolo "Hunt for Eagle 56". Il documentario svelerà una volta per tutte il destino dell'Eagle e illustrerà le ultime battute del lungo duello nell'Atlantico, combattuto a colpi di siluri e cariche di profondità, tra la Us Navy e la Kriegsmarine.

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