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Mar Cinese Meridionale, portaerei Usa in pattugliamento

Cresce l'attesa per la posizione ufficiale dell’amministrazione Trump nelle contese acque del Mar Cinese Meridionale

Mar Cinese Meridionale, portaerei Usa in pattugliamento

Gli Stati Uniti hanno schierato la portaerei classe Nimitz USS Carl Vinson, nelle contese acque del Mar Cinese Meridionale, per quello che è stato definito come un pattugliamento di routine. Il Pentagono ha comunque preferito non inviare l’intero gruppo da battaglia della USS Carl Vinson, lasciando al cacciatorpediniere lanciamissili classe Arleigh Burke USS Wayne E. Meyer, la scorta simbolica del vettore inquadrato nel Carrier Strike Group 1.

Il Gruppo da Battaglia della portaerei, attualmente inquadrato nella Terza Flotta, ha precedentemente svolto delle esercitazioni nelle Filippine ed al largo delle isole Hawaii e Guam. Nella base della baia di Subic, Naval Base Subic Bay, nella costa ovest dell'isola di Luzón, nelle Filippine, pochi giorni fa ha fatto scalo anche il sottomarino USS Louisville. Non sono stati diramati dettagli sulla missione dell’unità d’attacco a propulsione nucleare classe Los Angeles.

La scorsa settimana, infine, la USS Coronado, Nave da Combattimento Costiero, Littoral Combat Ship classe Independence, temporaneamente schierata a Singapore, ha svolto delle esercitazioni nel Mar Cinese Meridionale.

Cina: “Pronti diplomaticamente e militarmente”

Il pattugliamento di routine arriva nel mezzo delle crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, in attesa di conoscere la posizione ufficiale dell’amministrazione Trump che potrebbe essere diversa e ben più conflittuale della precedente. L’amministrazione Obama non ha mai riconosciuto le rivendicazioni territoriali di Pechino nella Regione, ordinando alla Us Navy di navigare in prossimità delle isole bonificate, secondo quanto previsto dal Diritto internazionale.

Durante il suo discorso di insediamento, il Segretario di Stato Rex Tillerson ha avvertito la Cina, invitandola a sospendere tutte le operazioni di bonifica e militarizzazione delle isole artificiali nel Mar Cinese Meridionale.

Mercoledì scorso, commentando il rischieramento della USS Carl Vinson, il Ministero degli Esteri cinese ha messo in guardia Washington:

“La Cina rispetta e sostiene la libertà di navigazione e di sorvolo nel Mar Cinese Meridionale in base al diritto internazionale, ma si oppone con fermezza ad ogni tentativo di qualsiasi paese di minare la nostra sovranità e sicurezza”.

Il pattugliamento della Vinson ha destato particolare clamore in Cina. In un editoriale del Global Times, tabloid cinese prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese, si paventano possibili ritorsioni contro gli Stati Uniti a causa della loro “voglia di provocare la Cina”.

“Atteggiamento provocatorio, che potrebbe innescare nuovi attriti o addirittura scontri militari tra Cina e Stati Uniti. La politica di Trump nel Mar Cinese Meridionale è ancora poco chiara. Rispetto a Barack Obama, Trump rappresenta un rischio per la zona. La Cina dovrebbe prepararsi diplomaticamente e militarmente”.

La disputa territoriale

Gli Stati Uniti si oppongono alla militarizzazione del Mar Cinese Meridionale. Costellato da piccole isole, scogli e secche, il Mar Cinese Meridionale è al centro di una disputa territoriale che contrappone tra loro Brunei, Malesia, Filippine, Taiwan, Vietnam, Corea del Sud, Giappone e Cina. Tensioni che si sono acuite negli ultimi anni. La Cina continua a svolgere massicce operazione di dragaggio, costruendo e fortificando aerodromi, porti e fari. Nelle sette isole artificiali realizzate, la Cina ha schierato batterie missilistiche HQ-9 con una gittata di 200 chilometri. Il sistema HQ-9 è molto simile nel design all’S-300 russo.

L’isola di Woody, ad esempio, è la più grande della catena Paracel. Ospita un aeroporto fin dagli anni ’90 e si trova a 250 miglia a sud est della base sottomarina cinese sull'isola di Hainan. La Cina rivendica Woody Island fin dal 1950, ma è contestata anche da Taiwan e Vietnam. Nell’isola di Woody, Pechino schiera in turnazione caccia intercettori Shenyang J-11, cacciabombardieri Xian JH-7 e droni a bassa osservabilità Harbin BZK-005. La serie BZK-005, secondo le poche informazioni trapelate sul sistema, non dovrebbe possedere capacità offensive.

Il primo impiego operativo per il caccia di quinta generazione cinese Chengdu J-20, dovrebbe avvenire proprio nel Mar Cinese Meridionale entro il prossimo anno.

La USS Carl Vinson, in 35 anni di attività, è stata schierata sedici volte nel Mar Cinese Meridionale.

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