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Migranti, Obama bacchetta gli europei: "Il mondo non ha bisogno di muri"

Il presidente Usa sponsorizza la politica dell'accoglienza. E bacchetta gli europei: "Non dimenticate chi siete"

Migranti, Obama bacchetta gli europei: "Il mondo non ha bisogno di muri"

Barack Obama sponsorizza la devastante politica dell'accoglienza portata avanti da Angela Merkel. Dopo aver detto che la cancelliera tedesca è "dalla parte giusta della storia", il presidente degli Stati Uniti attacca a testa bassa tutti quei Paesi dell'Unione europea che ne hanno le scatole piene di essere invasi da immigrati. "Dobbiamo sostenere i nostri valori non solo quando è facile, ma quando è difficile - ha detto in un passaggio del discorso tenuto alla Fiera di Hannover - in Germania più che altrove abbiamo imparato che ciò di cui il mondo ha bisogno non sono più muri. Non possiamo definire noi stessi mediante le barriere che costruiamo per tenere le persone fuori o dentro".

Prima è volato in Inghilterra per fare la campagna contro la Brexit, quindi è passato in Germania per difendere le politiche migratorie della Merkel. Le mani di Obama sull'Europa rischiano di stringerci in una morsa mortale. Durante la due giorni ad Hannover, la cancelliera tedesca ha garantito al presidente degli Stati Uniti di non avere alcuna intenzione di "voltare le spalle a esseri umani come noi che hanno bisogno del nostro aiuto ora". Proprio per questo la Germania andrà avanti a difendere la linea della libera circolazione e dell'accoglienza indiscriminata degli immigrati. Una politica che porta con sé una scia di sangue senza fine. Citando le parole di papa Francesco, Obama ha dato ragione alla cancelliera tedesca ricordando ai presenti che "i profughi non sono numeri, ma persone che hanno volti e storie".

Durante il discorso tenuto alla Fiera di Hannover, Obama si è rivolto direttamente agli europei. Ha ricordato loro da dove vengono: "Siete tutti un'eredità della lotta per la libertà". "I tedeschi, i francesi, gli olandesi, i belgi, i lussemburghesi, gli italiani, e sì anche anche i britannici, che hanno portato l'Europa sulla strada dell'unità, superando le vecchie divisioni", ha continuato ricordando poi "i polacchi di Solidarnosc, i cechi e gli slovacchi che hanno fatto la rivoluzione pacifica, gli ungheresi, gli austriaci, i berlinesi" e "i parigini che dopo gli attentati hanno riaperto il Bataclan".

"Questo siete voi europei - ha concluso - uniti nella plualità".

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