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Mossa a sorpresa della Le Pen: lascia la guida del Front National

La Le Pen si dimette dalla presidenza del Front National: "Sono al di sopra delle parti". Contatti in corso con i rappresentanti "Les Républicains"

Mossa a sorpresa della Le Pen: lascia la guida del Front National

"Ho deciso di mettermi in congedo dalla presidenza del Front National. Sarò al di sopra delle considerazioni di parte". In una mossa a sorpresa, studiata a tavolino per tentare di conquistare anche parte degli elettori di centro-destra del gollista Francois Fillon, che ieri si è espresso a favore di Emmanuel Macron, in vista del ballottaggio del 7 maggio, Marine le Pen ha annunciato di essersi dimessa da presidente del Front National, il partito fondato dal padre e da cui è stato defenestrato dalla figlia per rimuovere le stratificazioni nostalgiche della Francia di Vichy e dell'Algeria dell'Oas.

"Ci avviciniamo al momento decisivo - ha scandito la Le Pen - ho sempre pensato che il presidente della Repubblica è il presidente di tutti i francesi e deve riunire tutti i francesi. Ma bisogna passare dalle parole ai fatti". Intervistata in studio da France 2 ha spiegato che le cose sono molto cambiate rispetto al secondo turno delle presidenziali del 2012, quando giunse terza con il 17,9%. Al primo turno ha raggiunto il 21,3% riuscendo così ad andare al ballottaggio con Macron che ha ottenuto il 24,01%. "Possiamo vincere", scandisce la Le Pen. In realtà la situazione ricorda, in una sorta di deja vu, le presidenziali del 2002: il padre Jean-Marie Le Pen, a sorpresa, sconfisse al primo turno il premier socialista in carica Lionell Jospin e andò al ballottaggio con il presidente uscente Jacques Chirac, che ottenne oltre l'80% dei consensi. Tutti i partiti si schierarono contro il "vecchio" Le Pen.

Seppur con cifre diverse Macron, che ha fondato il movimento "En Marche!" solo lo scorso anno, potrebbe vincere sulla leader del Front National. A differenza di quindici anni fa, però, i candidati dei due grandi partiti politici tradizionali francesi (i gollisti e i socialisti) sono fuori. Tanto che ci sarebbero "contatti in corso" tra la Le Pen i rappresentanti "Les Républicains". "Non c'è unanimità - spiega lei - ci sono molti quadri del partito 'Les Républicains' che non capiscono la posizione di François Fillon. E c'è ancora meno unanimità nei loro elettori.

Durante tutto il primo turno - conclude - i quadri 'Les Républicains' hanno spiegato ai loro elettori che Macron era un 'Hollande bébé' e ora chiedono che si voti per lui".

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