Strage a Nizza

Nizza, un testimone: "Ho sentito gridare tre volte Allahu akbar"

Un testimone della strage rivela di aver sentito l'uomo che guidava il camion della strage di Nizza gridare per tre volte "Allahu akbar". Ma per ora non ci sono conferme

Pepe, testimone di Nizza (Da Nice Matin)
Pepe, testimone di Nizza (Da Nice Matin)

Mentre si cerca di ricostruire, nei minimi dettagli, ciò che è accaduto a Nizza la sera di giovedì, spunta un indizio che, se venisse confermato, evidenzierebbe la matrice jihadista alla base dell'attentato costato la vita a 84 persone. Come scrive Nice Matin, il giornale della città colpita al cuore, un testimone avrebbe sentito l'uomo che guidava il camion gridare per tre volte questa frase: "Allahu akbar".

Pepe (il testimone citato da Nice Matin) si trovava a casa sua, sul balcone, quando il camion ha schiacciato le persone che si trovavano sulla Promenade des Anglais. "Abbiamo sentito più volte Allahu akbar, tre volte" , spiega l'uomo, che aggiunge: "Ho visto che stava sterzando le ruote a destra e sinistra, in tutti i lati, per prendere di mira meglio le proprie vittime. E 'stato orribile, c'erano bambini a pezzi per terra, le donne, gli anziani". Non è chiaro, né da vivere né da raccontare".

Al momento non si sa se questa testimonianza sia attendibile o meno. Il presidente François Hollande ha confermato la matrice terroristica dell'attacco, ribadendo che tutta la Francia è sotto la minaccia del "terrorismo islamista". La modalità dell'azione - e la data (il giorno della festa nazionale francese) - fanno venire in mente le minacce di al Qaida e dell'Isis. Tra l'altro in un messaggio audio diffuso nel 2014 il portavoce del sedicente Stato islamico, Abou Mohammed al-Adnani, incoraggiava tutti i "soldati del califfato" a utilizzare qualunque tipo di arma, comprese le "auto".

Per i media francesi l'attentatore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel (31 anni) sarebbe un tunisino originario della zona di Sousse, in Tunisia, l'attentatore di Nizza. Per i media tunisini, invece, l'uomo sarebbe originario di Msaken, una decina di chilometri a sud di Sousse, teatro la scorsa estate della strage sulla spiaggia affollata di turisti.

L'uomo sarebbe emigrato alcuni anni fa in Francia.

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