Mondo

"Oggi Oriana Fallaci finirebbe condannata"

Magdi Allam e Daniela Santanchè contro il "buonismo ipocrita" verso l'islam

"Oggi Oriana Fallaci finirebbe condannata"

Nessuno lo dice esplicitamente, ma è chiaro che lo pensano tutti: se Oriana Fallaci fosse ancora viva, e scrivesse oggi sull'Islam quello che scriveva nell'ultima parte della sua vita, finirebbe anche lei sotto processo davanti all'Ordine dei giornalisti con la accusa di islamofobia. Perché ieri sera la commemorazione della grande giornalista a otto anni dalla morte diventa l'occasione per Magdi Allam e Daniela Santanchè per polemizzare contro il «finto buonismo» che in Italia rende impraticabile qualunque critica all'integralismo musulmano e che ha portato Allam all'impeachment da parte dell'Ordine di categoria. «Oriana - ha detto Allam - era persona col coraggio di esporre la sua visione di dove stavamo andando: ma era visione da cancellare perché era estremamente scomoda». E il giornalista ha raccontato che alcuni dissapori con la grande collega nascevano proprio dalla certezza della Fallaci che non esistesse un volto buono dell'Islam: «Io ho continuato a lungo a ritenere che i moderati avrebbero potuto fare dell'islam una religione moderata, invece Oriana aveva valutazione drastica sia nei confronti dell'Islam come religione che dei musulmani come persone. Lei scrisse che il Corano è incompatibile con la democraza e i diritti umani». E a distanza di anni oggi Allam pare convinto che la Fallaci avesse ragione: «I signori dell'Isis stanno applicando esattamente quel che sta scritto nel Corano». Ed é una convinzione che fa propria anche la Santanché. Per questo Allam e la Santanché hanno spiegato di ritenere inaccettabile la tolleranza e la benevolenza di cui gli islamici radicali continuano a godere nel nostro Paese, «anche nei tribunali - dice la parlamentare azzurra - ormai ci sono le attenuanti culturali, se oggi ho qualche processo li perdo tutti perché se non sei musulmano sei condannato in partenza». E paragona i censori degli articoli di Allam ai terroristi, «in Siria ci sono i tagliagole e qua ci sono i taglialingue, se vinceranno loro sarà il primo passo che porterà alla vittoria dei tagliagole».

La risposta, hanno spiegato entrambi, non può che stare in una alleanza internazionale con la Russia contro il terrorismo. E, a livello interno, «ci sono alcune cose - spiega Daniela Santanchè - da fare subito: il censimento delle moschee, con una moratoria per cui non si costruisce più una sola moschea fino a quando non le abbiamo identificate tutte; un registro degli imam, per sapere chi sono questi signori che spesso nel paese di origine fanno i lestofanti e i delinquenti; e l'obbligo di tenere i loro sermoni in italiano.

Voglio sapere cosa dicono nei loro predicozzi dove c'è il culto dell'odio».

Commenti