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Orban tuona contro i leader Ue: "Incapaci di difendere l'Europa"

Il premier ungherese si scaglia contro l'Unione europea e contro i leader dell'Europa occidentale, incapaci di gestire l'immigrazione. Per Orban, l'obiettivo sono le europee del 2019

Orban tuona contro i leader Ue: "Incapaci di difendere l'Europa"

"I leader dell'Europa sono inadeguati, sono incapaci di difendere l'Europa dall'immigrazione". Viktor Orban si scaglia così contro gli Stati dell'Europa occidentali parlando a un comizio di ungheresi in Romania. "In Occidente c'è liberalismo, non c'è democrazia", ha dichiarato il leader di Budapest. E riferendosi alle accuse rivolte nei suoi confronti e nei confronti dei leader dell'Europa orientale per essere non democratici e più vicini agli autocrati, Orban rincara la dose, sostenendo che in Europa occidentale "restrizioni alla libertà di espressione e censura sono diventati cosa comune".

La sfida del premier ungherese all'Europa non sembra fermarsi. Il capo di Fidesz, partito della destra che ha conquistato più volte la maggioranza in parlamento, ha lanciato nuove accuse contro l'Unione europea e contro la Commissione. "La Commissione Ue se ne va, arriviamo noi", ha proseguito il leader ungherese.

Il premier ungherese, guida dell'Europa di Visegrad, ha poi voluto cogliere l'occasione per definire il suo concetto di "democrazia cristiana". Un concetto ben diverso da quello a cui siamo abituati: "È illiberale, se volete", ha detto Orban, è "anti immigrati, anti-multiculturale e per un modello di famiglia cristiano".

Il governo ungherese scalda quindi i motori in vista delle elezioni europee del 2019. Un momento chiave per l'Unione europea e per tutta l'Europa. Viktor Orban sta puntando tutto su quell'appuntamento elettorale che potrebbe decidere il destino di Bruxelles ma anche consolidare definitivamente l'astro nascente d'Ungheria nella politica europea.

In questi giorni, da Budapest i toni si sono di nuovo riaccesi. Il presidente del consiglio ha invocato una nuova Commissione europea. "Abbiamo bisogno di una nuova Commissione, con un nuovo approccio", ha affermato alla radio pubblica ungherese Kossuth. E ha già detto in maniera chiarissima che sarà il tema della protezione dei confini e del blocco all'immigrazione a essere centrale nella campagna elettorale per le europee 2019.

Questione centrale, ribadita dallo stesso Orban in questi giorni alla Bild. Il primo ministro ungherese, intervistato dal quotidiano tedesco, ha parlato per la prima volta in maniera diretta anche di Emmanuel Macron e della Francia, attaccando i piani di Parigi e rivolgendosi direttamente all'elettorato tedesco. Mossa molto interessante che dimostra come la strategia del leader ungherese sia molto più accorta e profonda di quanto si possa credere. Fare leva sul bacino di voti euroscettico tedesco (confermato dalla vicinanza fra Orban e Horst Seehofer) è uno strumento usato in maniera molto pragmatica.

"Non abbiamo mai dovuto affrontare elezioni così decisive". "I tedeschi dovrebbero essere vigili. Esiste un'idea francese che fondamentalmente significa: leadership francese dell'Europa, pagata con denaro tedesco". "Questo è qualcosa che rifiuto, non vogliamo un'Unione europea sotto la leadership francese. Gli europei devono essere ascoltati e dobbiamo aspettare le elezioni europee prima di prendere decisioni importanti".

La lotta per l'Europa è già iniziata e la data dello scontro è chiara: maggio 2019, quando i cittadini europei si recheranno alle urne.

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