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Non più lettori ma protagonisti: 360° è il futuro del giornalismo

Gli Occhi della Guerra realizzano il primo reportage a 360° dalla prima linea

Non più lettori ma protagonisti: 360° è il futuro del giornalismo

Entrare nella guerra, camminare tra le trincee e sentire piombare le bombe a pochi metri di distanza. La possibilità di guardare in faccia i soldati - tutti, nessuno escluso - mentre sentono la minaccia delle armi nemiche. Tutti "privilegi" di cui godono i reporter. I lettori li vivono di riflesso, filtrati. È vero: ci sono le foto (fortissime) e ci sono i video (altrettanto forti) e ci sono le parole.

Ma cosa fare per essere ancora di più i vostri occhi ed eliminare, per quanto possibile, ogni filtro? Darvi la possibilità di essere al fianco dei reporter. Di muovervi assieme a loro tra il fango delle trincee o sotto il cemento di un bunker; di sentire piombare le bombe e guardare là dove sono cadute. Per tutti questi motivi ilGiornale.it, con Gli Occhi della Guerra, ha deciso di realizzare il primo reportage, grazie a una Ricoh Theta, a 360 gradi in soggettiva dal fronte.

Guarda i video a 360°

Da un fronte dimenticato, quello del Donbass, in una regione nel cuore dell'Europa altrettanto dimenticata. Qui la guerra dura ormai da due anni. Cadono i colpi e cadono i corpi. Da una parte e dall'altra, da quella filorussa e da quella ucraina. Ma nessuno ne parla. Tutti i media hanno dimenticato questo fronte. Noi no. Grazie ai nostri reporter - Alfredo Bosco, Lorenzo Giroffi e Andrea Sceresini - abbiamo realizzato il primo reportage a 360 gradi da un fronte di guerra.

Per immergere il lettore, che in questo caso è anche spettatore attivo e protagonista, nella guerra più dimenticata d'Europa.

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