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Profughi, Merkel: "Regole di Dublino superate". Hollande: "Doveroso aiutare Grecia e Italia"

La cancelliera tedesca Angela Merkel al parlamento europeo: le procedure della convenzione di Dublino non sono sostenibili. "Abbiamo bisogno di un nuovo approccio basato sulla solidarietà". Hollande: "La fine di Schengen sarebbe un grave errore"

Profughi, Merkel: "Regole di Dublino superate". Hollande: "Doveroso aiutare Grecia e Italia"

"Il regolamento di Dublino è ormai superato". Non usa giri di parole la cancelliera tedesca, Angela Merkel, davanti all'Europarlamento riunito in sessione plenaria, facendo riferimento al regolamento Ue per la gestione dei richiedenti asilo. "Abbiamo pensato che potesse funzionare, ma vediamo ora che non può affrontare le sfide che abbiamo di fronte", ha aggiunto, spiegando che va sostituito con un sistema basato sulla solidarietà. "Mi impegno a lavorare a una nuova procedura che ottemperi a equità e solidarietà".

"Per fronteggiare la crisi migratoria abbiamo bisogno di più Europa, non approcci nazionali". La Merkel tuttavia ha ricordato che i migranti economici "non possono restare da noi, in modo che possiamo aiutare chi fugge dalla guerra. Chi scappa dalla guerra deve poter vivere senza paura. Questo è un lavoro per l’Europa e il mondo".

"Il gran numero di rifugiati che stanno arrivando in Europa ha cambiato l’agenda della Ue. E lo farà sempre di più". L’Unione Europea - afferma la cancelliera tedesca - deve cercare di fermare i flussi, affrontando le cause di queste migrazioni, che sono spesso legate ai conflitti". In particolare "dobbiamo aiutare i Paesi vicini della Siria che ospitano milioni di profughi" e la Turchia, che "gioca ruolo cruciale. Dobbiamo dare il nostro sostegno perché accolgano le persone e combattano i trafficanti di esseri umani".

Nel discorso di François Hollande il presidente francese ha sottolineato l'esigenza di "rafforzare gli accordi di Schengen. Mettere la libertà di movimento in discussione e il ritorno delle frontiere interne sarebbe un tragico errore". Sui centri di identificazione dei richiedenti asilo il presidente francese ha aggiunto che "sono la precondizione essenziale per far rispettare le nostre frontiere". Un altro dei punti centrali della politica dell’immigrazione è "il sistema di redistribuzione dei richiedenti asilo, che va attuato rapidamente". Per Hollande l'Ue "ha tardato a capire che le crisi in Medio Oriente e in Africa non sarebbero state senza conseguenze" e "non ha aiutato abbastanza chi ospitava milioni di profughi".

Il presidente francese ha poi aggiunto che il piano per l'emergenza migratoria messo a punto dall'Unione europea serve a "sostenere l'Italia e la Grecia, che non possono essere lasciate sole".

Marine Le Pen, leader del Front National, intervenendo al parlamento europeo ha detto che Hollande ha dato uno "spettacolo pietoso, con la Francia al traino della Germania sui migranti".

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