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Putin punta il dito contro Kiev: "Lanciata grande operazione militare"

I ribelli filorussi: "Basta colloqui per il cessate il fuoco nel sud-est ucraino"

Putin punta il dito contro Kiev: "Lanciata grande operazione militare"

Su tutte le furie Vladimir Putin, che accusa Kiev per l’escalation di violenza degli ultimi giorni nell’est dell’Ucraina. Per il presidente russo le autorità ucraine "danno ordini criminali" e "hanno ufficialmente ordinato di lanciare azioni militari su larga scala lungo tutto il fronte". E ancora: "Utilizzano artiglieria, lanciano missili e bombardano indiscriminatamente, nei quartieri più popolati. E parallelamente continuano gli slogan propagandistici sulla volontà di arrivare alla pace".

Intanto il presidente dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, Alexandr Zakharcenko, si dice pronto a proseguire le trattative per risolvere il conflitto nel Donbass ma solo con il presidente ucraino Petro Poroshenko. E sottolinea di non vedere "più il senso di continuare i colloqui nel formato del gruppo di contatto di Minsk nella stessa composizione". Zakarchenko annuncia inoltre che la regione separatista ha intenzione di introdurre la pena di morte.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha chiesto di avviare un'indagine sull'attacco di ieri alla fermata di filobus a Donetsk, costato la vita a 8 civili. Il governo di Kiev e i separatisti si sono attribuiti a vicenda la responsabilità dell'attacco. E l'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani comunica che sono almeno 5.086 le persone che hanno perso la vita da aprile scorso nel conflitto, ma il bilancio potrebbe essere molto più alto. Il bilancio comprende 262 persone uccise in combattimenti tra le forze governative e i separatisti filorussi negli ultimi nove giorni, il periodo con il più alto numero di vittime da quando è stato dichiarato il cessate il fuoco all'inizio di settembre.

Il ruolo dell'Europa

La fine del conflitto in Ucraina è una grande sfida per tutti i paesi europei. Lo ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel, intervenendo al vertice italo-tedesco che si è svolto a Firenze, alla presenza del premier italiano, Matteo Renzi. "Dobbiamo fare il possibile per compiere dei progressi riguardo al conflitto in Ucraina", ha dichiarato Merkel sottolineando che l’offerta della Germania alla Russia è quella di trovare adeguate soluzioni diplomatiche alla crisi, dove sono avvenute evidenti violazioni del
diritto internazionale. Riguardo i rapporti con la Russia, per il capo del governo tedesco è necessario implementare l’accordo di Minsk e pretendere la consegna delle armi pesanti dalle parti belligeranti al fine di far rispettare la tregua. Secondo la Merkel, i rapporti con la Russia potranno risolversi in modo positivo solo se la questione dell’Ucraina sarà superata.

"Solo allora - ha continuato - vi potranno essere colloqui anche con la nuova Unione euroasiatica". "Al momento - ha aggiunto il cancelliere tedesco - abbiamo una serie di barriere, come le sanzioni e i blocchi commerciali fra Moscca e Kiev"

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