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Siria, Putin è senza mezzi termini: "L'America ha il cervello in pappa"

Da Mosca accuse a Washington e la richiesta di maggior coordinazione. "Pronti per una conferenza internazionale".

Il presidente russo Putin al VTB Capital Investment Forum a Mosca
Il presidente russo Putin al VTB Capital Investment Forum a Mosca

"Un incontro di alto livello politico e militare a Mosca". È questa la proposta per gli Stati Uniti, avanzata oggi dal presidente Vladimir Putin, che ha aggiunto che i russi sono pronti a "mandare una grande delegazione a Washington" guidata da Dmitri Medvedev e di attendere che qualcuno dall'America risponda.

È la crisi siriana il tema su cui i due Paesi devono dialogare, nel tentativo di trovare il modo di fermare una guerra civile che continua da quasi cinque anni e nella quale al momento entrambi sono impegnati, Mosca a sostegno del governo di Assad e Washington sull'altro fronte.

Finora il dialogo tra le due parti non ha fatto grandi passi. Putin sostiene che di non ambire "alla leadership in Siria", ma piuttosto a "dare un contributo alla lotta al terrorismo, che è un pericolo per gli Usa, per la Russia, per i Paesi europei e per tutto il mondo".

All'agenzia Ria Novosti Putin parla di una conferenza internazionale tra tutti gli attori che hanno interessi nella regione e tende una mano alla Turchia, "uno dei partner prioritari" per Mosca. Ma i rapporti con Ankara sono tutto tranne che facili, con Erdoğan che ha concesso agli Stati Uniti la base di Incirlik per i propri caccia diretti in Siria e accusa Damasco di tenere i suoi aerei nel mirino.

Dopo le notizie di questi giorni di nuovi, ingenti, rifornimenti inviati ai ribelli in Siria, Putin ha attaccato nuovamente gli Stati Uniti, ribadendo di essere certo di che cosa parlino a Washington quando parlano di un "Esercito siriano libero" e il timore che munizioni ed equipaggiamenti finiscano invece nelle mani dell'Isis.

Non usa mezzi termini il presidente russo, che al rifiuto degli americani di condividere informazioni di intelligence con Mosca, parla di partner che "hanno il cervello in pappa". "Questo non è un gioco", conclude Putin, che agli Stati Uniti chiede come si possa "lavorare insieme" senza condividere informazioni fondamentali per muoversi in sicurezza.

Su posizioni ancora lontane l'Unione Europea.

Nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo dedicato alla questione siriana e all'impatto sulle migrazioni - visionato dall'Ansa - la "preoccupazione per gli attacchi contro l'opposizione siriana e i civili e il potenziale di incidenti involontari".

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