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Putin: "La Siria era solo l'inizio l'Isis arriverà in altri Paesi"

Parlando al Cremlino il presidente russo ha ribadito l'impegno contro i terroristi dello Stato Islamico dicendosi preoccupato per i cittadini russi che combattono con i miliziani

Putin: "La Siria era solo l'inizio l'Isis arriverà in altri Paesi"

La Siria era solo l'inizio. L'Isis vuole espandersi anche in altre regioni. A lanciare l'allarme è il Presidente russo Vladimir Putin. "Creando una testa di ponte in Siria e una serie di altri Paesi del Medio Oriente, i terroristi hanno costruito e continuano a costruire piani per la loro espansione a destabilizzazione di intere regioni" ha detto palrando nel corso di una cerimonia al Cremlino.

"I terroristi hanno reclutato e continuano a reclutare nelle loro fila militanti da molti Paese, compresa, purtroppo, la Russia e altri Paesi della Comunità degli Stati indipendenti" continua Putin. Secondo una stima della Nato oltre 5milla cittadini russi, soprattutto di origine cecena, si sarebbero uniti allo Stato Islamico accanto ad altri cittadini delle repubbliche dell'ex-Urss. Nella giornata di ieri la polizia turca, con agli agenti segreti dell'Uzbekistan, ha scoperto campi di addestramento dell'Isis vicino a Istanbul.

La minaccia dei miliziani islamici ha quindi convinto la Russia ad agire: "abbiamo lanciato un'operazione militare in Siria, la quale risponde pienamente al diritto internazionale e alla dottrina militare della Federazione" ha spiegato ancora Putin dicendosi pronto anche ad allargare lo spettro delle operazioni: "Siamo pronti a rispondere in maniera adeguata ed efficace a minacce terroristiche e di qualunque altro tipo".

Per quanto riguarda la sicurezza interna il capo del Cremlino ha detto che i servizi segreti nell'ultimo anno hanno sventato 20 atti terroristici in Russia arrestando 560 miliziani e "liquidandone" altri 112.

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