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Al Qaeda rivendica in un video l'attacco contro Charlie Hebdo

Nelle immagini la conferma della responsabilità del gruppo. "Eroi sono stati reclutati e hanno agito"

Nasser bin Ali al Ansi (Aqap) rivendica l'attacco a Charlie Hebdo
Nasser bin Ali al Ansi (Aqap) rivendica l'attacco a Charlie Hebdo

È arrivata questa mattina la rivendicazione ufficiale dell'assalto contro il Charlie Hebdo, che ha causato dodici vittime a Parigi, nel primo di una serie di attacchi su suolo francese che si è concluso con la morte dei tre responsabili, i due fratelli Said e Cherif Kouachi e Amedy Coulibaly.

Se un audio messaggio firmato da Harit al Nazari, della rete yemenita di al-Qaeda, aveva già lodato gli autori della strage di Parigi, ora - scrive al Jazeera - a legare il nome della rete terroristica a quanto è avvenuto Nasser bin Ali al Ansi, leader militare del gruppo che ha diffuso un video con la rivendicazione.

"Degli eroi sono stati reclutati e hanno agito", ha detto, ribadendo che l'operazione era pensata "come una vendetta per le offese contro il profeta Maometto". Le stesse parole erano state utilizzate da uno degli attentatori.

Se l'ordine di attaccare è arrivato dalla leadership della rete terroristica, da Ayman Zawahiri, bersaglio, reclutamento e obiettivo dell'operazione sono stati invece scelti dall'ala yemenita.

Tra le accuse rivolte alla Francia quella di appartenere al "partito di Satana" e di avere "condiviso tutti i crimini dell'America. Ha commesso crimini in Mali e nel Maghreb islamico. La Francia ha sostenuto l'annicchilimento dei musulmani in Africa centrale in nome della purezza della razza".

Al-Ansi ha anche ricordato che, in un numero della rivista jihadista Inspire, pubblicata da al-Qaeda nella Penisola arabica, il direttore di Charlie Hebdo, Stephane Charbonnier, compariva in un elenco di persone nel mirino.

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