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Indonesia, così il pilota fuori servizio evitò la tragedia del Boeing

Emergono possibili retroscena sulla caduta del Boeing 737 in Indonesia. Tutto potrebbe ruotare attorno al sistema anti - stallo, un nuovo software forse sconosciuto dai due piloti del volo da Giacarta

Indonesia, così il pilota fuori servizio evitò la tragedia del Boeing

Stanno venendo fuori ulteriori dettagli sulla caduta negli abissi, avvenuta in Indonesia alla fine dello scorso ottobre, quella del volo operato dalla Lion Air, cioè del Boeing 737 MAX a cui in molti hanno pensato quando si è trattato di fare i conti con un'altra tragedia, quella dell'incidente dell'aereo in Etiopia, che è avvenuto pochi giorni fa. In questa fase si lavora per rinvenire qualche possibile analogia utile a spiegare il perché.

Stando a quello che sta emergendo grazie al contenuto delle scatole nere, le fasi di volo da Giacarta sarebbero state coordinate e gestite da almeno due piloti differenti. Non è tanto quello che i due non sono riusciti a fare, ma quello che i due non avrebbero potuto fare, in quanto magari a loro sconosciuto, che potrebbe essere rilevante. Le indagini sono in corso. Bisogna quindi procedere con il beneficio del dubbio. La prima percezione a bordo è stata relativa - come segnala il Corriere della Sera - all'incapacità di mantenere la quota che serviva. Tutto, ed è proprio qui che il condizionale diviene più obbligatorio, ruoterebbe attorno al sistema anti - stallo, che sarebbe stato precedentemente disattivato da un pilota fuori servizio. Lo stesso che si sarebbe trovato su un volo precedente - un volo che, in maniera specifica, avrebbe avuto luogo "qualche ora prima" - . Quest'altro pilota avrebbe dato una mano ad altri suoi colleghi in difficoltà per via del medesimo software.

In questo caso il sorgere di qualche problematica era stato percepito quasi nell'immediato, poi però la situazione, grazie a quella disattivazione, sarebbe divenuta di nuovo stabile. Per questo si sarebbe proceduto con l'andare avanti. Solo che, con ogni probabilità, quel software non era conosciuto o non era stato studiato dai piloti del volo successivo, quello che si è poi inabissato. Ma, come detto, è presto per sentenziare. Scrive al riguardo Il Corriere che questo fattore, che interesserebbe più l'addestramento di chi era al comando piuttosto che la compagnia aerea "attenuerebbe la posizione del colosso americano dell’aerospazio almeno nell’incidente nelle acque indonesiane confermando quanto sostiene da sempre l’azienda americana e cioè che il sistema anti-stallo si potrebbe disattivare". Ma i manuali presenti sull'aereo contenevano tutte le informazioni necessarie? Anche questa sembra una domanda legittima. Come sembra legittima quella sulla comunicazione riguardante l'installazione del sistema anti - stallo.

Insomma, bisognerebbe capire se i piloti sapevano dell'esistenza di quel software. Infine c'è quel "Dio è grande", probabilmente sussurrato dal primo ufficiale di volo, una volta appreso che la tragedia era inevitabile.

Quella della quale - suo malgrado - è stato vittima anche un giovane italiano.

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