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La rivista dei musulmani moderati contro gli orrori dell'estremismo

Si chiama Haqiqah e mira a contrastare gli estremisti la dove lavorano meglio: sulla propaganda online

La rivista dei musulmani moderati contro gli orrori dell'estremismo

Se la propaganda del sedicente Stato islamico e dei gruppi legati ad al-Qaeda è un marea che dilaga su internet, da un gruppo di religiosi e docenti britannici di religione islamica arriva il tentativo di opporre un piccolo baluardo a video e immagini che fanno presa anche sui giovani occidentali, che si fanno convincere a lasciare l'Europa per il jihad in Siria e Iraq.

Si chiama Haqiqah la rivista che dall'Inghilterra prova a denunciare le falsità predicate dal sedicente Califfato. Un prodotto che esiste sia in versione cartacea che online e che mira a spiegare come l'Isis faccia stracci del messaggio dell'islam, fornendo spiegazioni alternative e smascherando la narrazione dei jihadisti.

Un gruppo di cento imam tra i fondatori, che intendono rispondere anche così al problema della radicalizzazione nella comunità, che ha già portato in Siria centinaia di persone, tra le quali anche il tristemente noto Jihadi John, l'uomo responsabile della decapitazione di molti ostaggi occidentali, identificato come Mohammed Emwazi, britannico di famiglia originaria del Kuwait.

Internet, i social network, la propaganda in generale sono terreni dove soprattutto l'Isis ha dimostrato una comprensione straordinaria del mezzo e dei suoi meccanismi. Ma chi ha pensato Haqiqah (che dall'arabo si traduce La Verità, per non lasciare dubbi) vuole "recuperare quel territorio", che non può essere lasciato "solo ai violenti", come dice Shaukat Warraich, di Imamsonline.com.

"I giovani vengono sempre meno in moschea", ammette Warraich.

E allora "dobbiamo essere noi a usare gli strumenti che loro normalmente usano per comunicare per combattere il radicalismo online".

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