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La Russia accusa Erdogan: "Prepara invasione della Siria"

Gravi accuse di Mosca ad Ankara, ma i turchi smentiscono: "Dal Cremlino solo propaganda". Per il momento i russi non hanno ancora convocato i rappresentanti Nato in Russia

La Russia accusa Erdogan: "Prepara invasione della Siria"

Tornano infuocati i rapporti fra Turchia e Russia sulla questione siriana.

Ieri pomeriggio il ministero della Difesa russo ha accusato apertamente Ankara di nascondere attività militari illegali al confine con la Siria, in preparazione di un possibile intervento di terra.

"Abbiamo buone ragioni per ritenere che la Turchia stia preparando in modo attivo un'invasione militare di uno Stato sovrano, la Siria - ha denunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov - Stiamo registrando sempre più segnali di preparativi sotto copertura di azioni militari dirette in Siria".

"La Turchia fornisce armi ai terroristi e militanti nel nord-ovest della Siria e si prepara a intervenire nel paese - ha spiegato il generale Konashenkov, mostrando un'immagine del punto di controllo sul confine turco-siriano, attraverso il quale sarebbero passati militanti e armi per l'assedio alle città siriane di Aleppo e Idlib - Ecco una foto del posto di blocco sul confine turco-siriano nei pressi di Reyhanli-Sarmad. E' attraverso questo punto del territorio della Turchia che, soprattutto di notte, avvengono i trasferimenti di militanti e armi per prendere Aleppo e Idlib nel nord-ovest della Siria".

In serata il ministero della Difesa turca ha smentito categoricamente queste accuse, parlando di un "atto di propaganda" da parte di Mosca. Durante la conferenza a favore della Siria tenutasi ieri a Londra, il premier turco Ahmet Davutoglu aveva criticato l'intervento militare russo nella regione, sottolineando come i bombardamenti nella regione turcomanna di Bayirbucak stiano creando una nuova crisi umanitaria: "già 10 mila profughi turcomanni sono entrati in Turchia".

Parole che, pronunciate di fronte alla cancelliera tedesca Angela Merkel, suonano come una velata minaccia di ricattare l'Unione Europea con la leva dell'immigrazione di massa.

Fonti militari comunicano comunque che "per ora" il ministero della Difesa russo non ha voluto convocare i rappresentanti della Nato a Mosca, nonostante le gravi accuse rivolte ad Ankara.

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