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L'America punta sul nucleare contro "l'arma finale" di Mosca

Nel nuovo piano di Trump armi a potenza limitata per stare al passo con Putin

L'America punta sul nucleare contro "l'arma finale" di Mosca

Se il doppio mandato di Obama era stato caratterizzato da una riduzione dell'arsenale nucleare, con l'avvento di Trump alla Casa Bianca qualcosa è cambiato. È il Washington Post a riportare come la nuova Nuclear Posture Review preveda lo sviluppo di nuovo dispositivi nucleare a potenza ridotta, in quello che gli americani hanno definito - per usare le parole del segretario alla Difesa, James Mattis, come "una risposta all'espansione russa della loro capacità" per quanto riguarda questi armamenti.

Le parole del segretario sono contenuto nell'introduzione al documento, che consta di 75 pagine e delinea la nuova strategia americana per i prossimi anni, che prevede per l'appunto di avere nell'arsenale armi leggere da poter montare su missili Trident, che sono in dotazione ai sottomarini atomici e come testata dei Cruise della Marina. Armi estremamente potenti rispetto a quelle convenzionali, ma che non violerebbero i trattati.

Washington inquadra la sua scelta come una risposta alle mosse di Mosca, che starebbe sviluppando un'atomica molto potente e impossibile da intercettare, un drone grande quanto un piccolo sommergibile in grado di provocare un'onda anomala da 50 metri contaminata da cobalto-60.

Il potenziale distruttiva, va da sè, sarebbe enorme.

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