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Salvini ora guarda al Ppe, ma il partito della Merkel frena

Secondo fonti del Parlamento europeo il leader della Lega starebbe cercando di accreditarsi con i partiti conservatori a Bruxelles. Ma la Cdu di Angela Merkel blocca tutto: "Non al dialogo con gli alleati dell'ultradestra"

Salvini ora guarda al Ppe, ma il partito della Merkel frena

Mantenere l’alleanza europea con i sovranisti accreditandosi in Europa con i partiti conservatori. Forte degli ultimi risultati elettorali e dei sondaggi che la indicano la Lega come il partito più votato dagli italiani, Matteo Salvini guarda a Palazzo Chigi. Ma la strategia che potrebbe portare alle elezioni prima e al governo poi passa per Bruxelles, dove, secondo le fonti dell’Huffington Post, il Carroccio starebbe portando avanti un’operazione di restyling per guadagnarsi l’appoggio dei popolari europei. Il Partito Popolare Europeo, infatti, di cui fa parte Forza Italia, ma anche Fidesz, il partito del premier ungherese Viktor Orban, rappresenta ancora la maggior parte degli elettori europei. Mantenere un canale di dialogo con le principali formazioni conservatrici del Vecchio Continente significherebbe acquisire maggiore credibilità anche sul piano nazionale. Il gotha leghista sembra saperlo bene. È per questo che con l’aiuto degli azzurri sta cercando di farsi ben volere anche nel Ppe.

Ad ostacolare l’operazione però c’è da una parte la cattiva reputazione dei leghisti, gli stessi che dissero no alla fedelissima della Merkel, Ursula Von Der Leyen, alla presidenza della Commissione europea, e dall’altra il muro alzato proprio dai tedeschi. È l’ex ministro delle Finanze di Berlino e membro di spicco della Cdu, Wolfang Schäuble, ad opporsi a qualunque contatto con gli alleati europei dell’ultradestra tedesca di Alternative für Deutschland. Con un partito che va a braccetto con l’Afd, secondo l’attuale presidente del Bundestag, non può esserci alcun contatto. I conservatori tedeschi sembrano irremovibili su questo punto, ed il no pare sia stato ribadito dallo stesso Schäuble in più di una riunione.

Così il prossimo 2 dicembre il leader leghista sarà ospite d’onore ad un raduno organizzato ad Anversa dal partito nazionalista fiammingo Vlaams Belang, dove verrà osannato come “il simbolo della lotta ai porti aperti”. Ma secondo qualcuno l’alleanza sovranista in Ue rappresenterebbe una zavorra per Matteo Salvini. L’ultradestra tedesca e il partito di Marine Le Pen, che assieme alla Lega formano il gruppo europeo Identità e Democrazia, secondo gli esperti sarebbero ininfluenti all’Europarlamento. Anche perché nessuna di queste forze per ora ha chance di andare al governo nei rispettivi Paesi. Ed è forse proprio per acquisire maggiore autorevolezza che le posizioni dei populisti si stanno ammorbidendo. Ad esempio ieri la candidatura del francese Thierry Breton come commissario per il mercato interno, è stata approvata anche con l’aiuto dei sovranisti a Bruxelles.

Ma per il partito della Merkel sembra non essere abbastanza.

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