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Sbarchi, la Cei accusa Usa e Ue: "Non è Bergoglio a incentivarli"

Galantino contro chi critica il viaggio di Bergoglio a Lesbo: "Sbarchi provocati da chi causa guerre". E incolpa Stati Uniti e Unione europea: "Non sono assolutamente senza colpa"

Sbarchi, la Cei accusa Usa e Ue: "Non è Bergoglio a incentivarli"

"Non è papa Francesco a incentivare nuovi sbarchi con la sua accoglienza, ma chi ha provocato le guerre in Medio Oriente". In una intervista al Tg2000 il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, difende le ragioni del viaggio a Lesbo. Una parte dell'opinione pubblica italiana ha ritenuto questa "politica dell'accoglienza", che Bergoglio porta avanti dall'inizio del Pontificato, come un incentivo a far arrivare gli immigrati in Italia. "Si tratta di una politica evangelica - ha tuonato - chi ha un minimo d'intelligenza - cioè è in grado di leggere la storia e gli eventi - capisce che i veri motivi che spingono le persone ad uscire dalle proprie Nazioni sono altri. Non è l'accoglienza ma la guerra e le condizioni economiche disastrose".

Nell'intervista al telegiornale di Tv2000 monsignor Galantino non si tira indietro dal fare i nomi. E punta il dito contro l'Occidente, colpevole a suo dire di scatenare conflitti che poi obbligano i popoli a muoversi. "Chi incentiva e continua ancora a provocare l'immigrazione sono tutte quelle realtà, e l'Europa e gli Stati Uniti non sono assolutamente senza colpa, che hanno provocato le guerre e impoverito queste Nazioni - spiega il segretario generale della Cei - la povertà e la guerra mettono in moto queste persone". Quindi ricorda a tutti le immagini della visita di papa Francesco a Lesbo: "l'uomo che si è inginocchiato piangendo ai piedi del Papa, i bambini che spingevano dietro le cortine per essere visti". "Chi vede quelle immagini - continua - penso che capisca la mancanza di logica in affermazioni di questo genere".

Galantino risponde duramente a chi ritiene la "politica dell'accoglienza", di Bergoglio come un incentivo a far arrivare gli immigrati in Italia. Non fa i nomi dei politici, ma li lascia intendere facilmente. "Solo chi non frequenta i centri Caritas o i centri d'accoglienza della Chiesa Cattolica può fare queste affermazioni - incalza monsignor Galantino - chi invece li frequenta si accorge che non ci sono solo stranieri purtroppo ci sono anche tanti italiani. Quindi - conclude - l'accoglienza della Chiesa non è a quella faccia, colore o condizione ma a tutti coloro che hanno bisogno.

E quando ci sono italiani che hanno bisogno di aiuto anche per loro c'è sempre una risposta".

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