Mondo

Scotland Yard in Turchia per trovare tre minorenni dirette in Siria

Hanno lasciato il Regno Unito per unirsi allo Stato islamico e potrebbero già avere passato il confine siriano. La radicalizzazione sarebbe avvenuta online

Scotland Yard in Turchia per trovare tre minorenni dirette in Siria

Nessuno alla Bethnal Green si aspettava che da un giorno all'altro tre studentesse minorenni potessero sparire, irretite dal fascino del sedicente Stato islamico. "Non siamo estremisti qui", racconta uno studente dell'istituto di East London, sentito dal Wall Street Journal.

E in tanti non sembrano capacitarsi di come Kadiza Sultana, Shamima Begum e Amira Abase abbiano lasciato il Regno Unito con un aereo diretto a Istanbul, intenzionate poi a raggiungere i territori controllati dagli estremisti. Una scelta che ha sconvolto il quartiere dove vivevano. "Sono cose di cui leggi sui giornali - racconta una madre al Guardian - ma non ti immagineresti mai che possa accadere vicino a te".

Sarebbero già in Siria, se hanno ragione i servizi segreti turchi. Avrebbero attraversato il confine con l'aiuto di un facilitatore nella capitale Istanbul, convinte a partire dopo una radicalizzazione avvenuta online e probabili contatti con una ragazza scozzese, la 20enne Aqsa Mahmood, che ha lasciato Glasgow per Raqqa e ora consiglia chi come lei vuole una nuova vita al fianco dei jihadisti, a capo della brigata femminile Al-Khamsaa.

In Turchia non sono arrivate soltanto le tre studentesse di Londra, partite dall'aeroporto di Gatwick e atterrate a Istanbul. Ci sono anche alcuni agenti dell'anti-terrorismo, scrivono i quotidiani britannici, che lavorano a stretto contatto con le autorità, per cercare di rintracciarle.

Shamima Begum sarebbe entrata in Turchia utilizzando il passaporto della sorella Aklima, di due anni più grande. "È il peggior incubo per un genitore", ha detto alla Bbc Muhammad Abdul Bari, ex insegnante dell'istituto londinese dove andavano le tre ragazze. "Potrebbero essere finite con il gruppo più pericoloso al momento", perché erano sì "ragazze di talento", ma pure "impressionabili".

Dalla Bethnal Green era già partita un'altra ragazza, a dicembre, ma il preside dell'istituto, Mark Keary continua a ribadire con forza che problemi di radicalismo lì non ce ne sono. Un dettaglio che finora è stato confermato anche dalla polizia.

A convincere le tre minorenni a partire sono stati contatti creati in rete da persone vicine al sedicente Stato islamico.

Commenti