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Scudo missilistico europeo, iniziati i lavori nel secondo sito in Polonia

Il sito sarà il primo ad essere equipaggiato con il missile intercettore SM-3 Block IIA. NATO: "Possiamo e risponderemo a qualsiasi minaccia da ogni direzione"

Scudo missilistico europeo, iniziati i lavori nel secondo sito in Polonia

Con una cerimonia che si è conclusa poche ore fa, la NATO ha ufficialmente avviato i lavori per la realizzazione del secondo sito di difesa contro i missili balistici (BMD) in Europa. La cerimonia si è svolta presso il sito di Redzikowo, in Polonia. Sarà il secondo sistema Aegis terrestre dopo quello attivato a Deveselu, in Romania, il 12 maggio scorso.

L'inaugurazione dei siti rappresenta un punto di svolta strategico per la difesa della NATO – ha commentato il vice Segretario della Difesa USA Robert Work - crediamo che sia un sistema estremamente efficace.

Il sito polacco sarà il primo ad essere equipaggiato con il missile intercettore SM-3 Block IIA. Rispetto al missile SM-3 IB attivo in Romania, è molto più veloce e possiede una maggiore gittata.

Non scenderemo mai a compromessi per proteggere i nostri cittadini – ha aggiunto il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg - possiamo e risponderemo a qualsiasi minaccia da ogni direzione.

Spetterà al Comandante Supremo alleato in Europa, in una relazione tecnica, ufficializzare l’attivazione del sistema di difesa entro il prossimo 24 maggio. La Russia ha ripetutamente espresso preoccupazione per l'istituzione del sistema di difesa degli Stati Uniti in Europa. Il sito Deveselu in Romania, su una superficie di 175 ettari, comprende una stazione radar, un centro di controllo operativo ed, ovviamente, i missili intercettori SM-3 Block IB. Sarà ufficialmente integrato nella rete missilistica della NATO durante una cerimonia che si terrà a Varsavia il prossimo luglio alla presenza dei 28 membri dell’Alleanza.

Le postazioni di fuoco europee dello Scudo Spaziale USA/NATO sono in Polonia ed in Romania. Il Mar Mediterraneo (così come il Mar Adriatico e Ionio) rappresenta il fulcro delle capacità offensive dello scudo con rotazione costante dal 2011 di incrociatori lanciamissili classe Ticonderoga e Arleigh Burke. Le due stazioni di allarme precoce sono state schierate presso la stazione della RAF di Fylingdales ed in Turchia. La stazione mobile AN/TPY (Army Navy / Transportable Radar Surveillance) è stata schierata presso la base Kürecik, in Turchia, nel gennaio del 2012.

Lo scudo europeo, secondo i russi, sarebbe in grado di sconvolgere la stabilità strategica. La piattaforma Aegis Ashore si basa sul Vertical Launching System MK-41, sistema universale di fuoco rapido contro le minacce ostili. E’ una piattaforma standard in grado di lanciare svariati vettori, compresi i missili da crociera (quindi non solo intercettori di difesa SM-3). Secondo Mosca, questa è una chiara violazione del Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF). Mosca teme che gli Stati Uniti possano utilizzare questi lanciatori per i missili da crociera a raggio intermedio, considerando che possiedono la capacità per tale categoria di sistemi missilistici. Lanciando dalla Polonia e dalla Romania, i missili potrebbero colpire alcuni dei principali obiettivi sensibili in territorio russo. A loro volta, anche i russi sono stati accusati di aver violato il Trattato INF. Ciò che spaventa più la NATO è che i russi possiedono missili a raggio intermedio su imbarcazioni da guerra, così come dimostrato a più riprese durante gli attacchi contro le postazioni dello Stato islamico in Siria. Tradotto significa che dal Mar Caspio, i paesi della NATO potrebbero essere colpiti in caso di escalation militare direttamente dal mare con testate convenzionali e non. La Russia, infine, teme particolarmente il programma “Prompt Global Strike” in fase di sviluppo negli Stati Uniti. Si tratta di un sistema d’arma convenzionale in grado di colpire obiettivi in tutto il mondo in meno di un'ora con precisione micidiale.

Anche se la strategia adottata dagli Stati Uniti nel programma Prompt Global Strike si basa su armi convenzionali, il Trattato INF vieta lo sviluppo di missili con una gittata compresa tra i 500 ed i 5500km.

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