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Silvia Romano, polizia interroga 3 persone: cercavano di rifornire i rapitori

Proseguono le indagini, ma ancora non c'è traccia della 23enne italiana

Silvia Romano, polizia interroga 3 persone: cercavano di rifornire i rapitori

Un'altra traccia, sottile, in una vicenda che non accenna a districarsi. La polizia kenyota ha comunicato di aver interrogato questa mattina tre persone, sospettate di essere in contatto coi rapitori di Silvia Romano e di aver provato a rifornirli con cibo e medicinali.

La notizia viene dal sito locale Daily Nation. Due uomini, Dumal Haji Osman e Hassan Borow Khamis, sono stati arrestati sabato nella foresta di Asa Kone mentre tentavano di raggiungere i presunti sequestratori della cooperante italiana. Un veicolo di proprietà dei due uomini è stato ritrovato nella foresta, e a breve sarà esaminato dagli inquirenti. La terza persona sotto interrogatorio, Rukia Nuno, è la moglie di Said Adan Abdi, uno dei principali tre sospettati nel sequestro, sul quale è stata posta una taglia di un milione di scellini.

La polizia ieri ha portato i tre davanti al magistrato di Malindi, chiedendo un'estensione del loro fermo per completare le indagini. Il magistrato ha esteso il fermo fino al 14 dicembre. Nella sua richiesta al magistrato, l'ispettore capo della polizia Peter Muriithi ha riferito che l'indagine copre le zone di Mombasa, Kilifi, Tana River e le contee di Galissa e la Somalia. I sequestratori, ha detto Muriithi, potrebbero tentare di attraversare il confine con la Somalia portando con sé la giovane volontaria.

Sono ormai due settimane che Silviia Romano è stata rapita nel villaggio di Chakama. Le ricerche proseguono nella foresta di Garsen, a circa un centinaio di kilometri dal luogo dove si è verificato il rapimento.

La superficie molto estesa dell'area e l'impenetrabilità della foresta rendono difficili le operazioni per rintracciare i banditi.

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