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Il sindaco francese si ribella: "Non vieto il maiale nelle mense"

Il sindaco di Metz-Borny: "Non vieterò il maiale nelle mense scolastiche: i musulmani devono adattarsi alla nostra cultura perché è qui che hanno scelto di vivere"

Il sindaco francese si ribella: "Non vieto il maiale nelle mense"

"Non vieterò il maiale nelle mense scolastiche". Si ribella Dominique Gros, sindaco del sobborgo Metz-Borny, che ha deciso di non cedere alle pressioni di genitori musulmani che chiedevano un menu "compatibile" con i dettami dell'islam.

"I musulmani devono capire che è necessario che si adattino alla Lorena e alla Francia, ai loro costumi, alle loro tradizioni, al loro stile di vita, perché è lì che hanno scelto di immigrare", ha fatto scrivere al segretario comunale in una lettera - come racconta ItaliaOggi -, "Devono capire che occorre integrarsi e imparare a vivere in Lorena. Devono capire che sta a loro cambiare lo stile di vita, non ai francesi e ai francesi che li accolgono così generosamente. Devono capire che i francesi non sono né razzisti né xenofobi, hanno accolto molti immigrati prima dei musulmani (il contrario non esiste, vale a dire che gli stati musulmani non accettano immigrati non musulmani)".

Nella lunga missiva, il Comune spiega che "non più di altri paesi, i Lorenesi non intendono rinunciare alla propria identità o alla propria cultura" e che "a Metz abbiamo radici giudaico-cristiane, alberi di Natale e feste religiose, ma che la religione deve rimanere dominio privato". Per questo "il Comune di Metz, città reale e imperiale, ha il diritto di rifiutare qualsiasi concessione all'islam e alla sharia"

Infine l'affondo: per chi non è d'accordo con questa politica "ci sono 57 bellissimi paesi musulmani del mondo, la maggior parte dei quali sono sottopopolati, pronti a riceverli con le braccia spalancate e in accordo con halal e la sharia". "Se hai lasciato il tuo paese per venire in Francia, ma non per un altro paese musulmano, è perché si pensa che la vita è migliore in Lorena, piuttosto che altrove", si legge nella lettera, "Poniti la domanda una sola volta: perché la vita è migliore in Francia che nel tuo paese d'origine? Una mensa che serve carne di maiale o la quiche Lorraine con una buona torta alle fragole o prugne di Lorraine è parte della risposta.

Io rispetto e farò rispettare le mie radici".

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