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Siria, anche la Palestina appoggia Putin

Dopo Netanyahu anche Abu Mazen appoggia il piano russo contro lo Stato Islamico e intanto Assad ha iniziato a usare le armi fornite da Mosca

Siria, anche la Palestina appoggia Putin

Strane convergenze tra Israele e Palestina e il punto di unione è la Russia. Dopo l'accordo trovato qualche giorno fa tra Valdimir Putin e Benjamin Netanyahu, oggi è il turno di Abu Mazen. Secondo l'agenzia di stampa russa Interfax il presidente dell'Autorità palestinese ha lodato l'intenzione di Putin di creare un fronte anti-Isis. "Siamo pronti a sostenere questa iniziativa - ha detto Abu Mazen - noi siamo contro il terrorismo e l'estremismo, siamo sempre stati a favore della pace e della soluzione politica in Siria".

Nuove operazioni russe

Secondo l'agenzia Bloomberg la Russia sarebbe pronta a bombardare le postazioni Isis in Siria anche senza trovare un accordo con gli Usa e la coalizione internazionale. Mentre il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov ha smentito questa ipotesi dicendo che il parlamento non sta discutendo questa ipotesi, continuano le operazioni di Mosca nell'area. Oltre alle azioni già avviate nel porto di Tartus e Latakia, la marina militare ex-sovietica compirà diverse esercitazioni navali nei mesi di ottobre e novembre. Il ministero della Difesa russo ha confermato che le operazioni si svolgeranno Mediterraneo orientale a largo della Siria: "alle manovre parteciparanno l'incrociatore Mosca, il cacciatorpediniere Smetlivy, la nave da sbarco Saratov e altre imbarcazioni di appoggio".

Damasco impiega armi russe

Intanto, mentre Angela Merkel ha detto che Bashar al-Assad deve essere incluso nei colloqui di pace, l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che il regime di Damasco ha iniziato ad utilizzare i jet arrivati dalla Russia per bombardare una zona a nord di Aleppo. In quell'area l'esercito di Assad sta cercando di riprendere la base aerea di Kweiris ma lo Stato Islamico ha annunciato sui social netwtork che le forze siriane non sono riuscire a rompere l'assedio. In realtà, riporta la tv araba al Jazeera, le azioni aeree dell'esercito siriano sono più ampie. Per la prima volta sono stati utilizzati dei droni da combattimento di fabbricazione russa. Per l'emittente il loro utilizzo dimostra che la guerra è entrata in una nuova fase.

Secondo esperti libanesi interpellati da al Arabiya alcuni soldati russi avrebbero preso parte attivamente ad operazioni militari anche se in piccoli gruppi: "Hanno iniziato in piccole quantità, ma non hanno ancora schierato il grosso delle forze".

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