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La Spagna vuole rimuovere il filo spinato dal muro anti-migranti di Ceuta

L'annuncio del ministro spagnolo dell'Interno: "Valuteremo altri mezzi". Protesta delle associazioni di polizia, che temono assalti in massa

La Spagna vuole rimuovere il filo spinato dal muro anti-migranti di Ceuta

Mentre i migranti della nave "Aquarius" devono ancora sbarcare sulle banchine del porto di Valencia, il ministro spagnolo dell'Interno annuncia l'intenzione del governo di Madrid di fare rimuovere il filo spinato dalla sommità della valla, il muro di confine anti-immigrati che circonda le enclaves spagnole in terra d'Africa di Ceuta e Melilla.

Il ministro Fernando Grande-Malarska lo ha annunciato ieri in un'intervista alla radio Onda Cero, anticipando che "farà di tutto" per togliere quel filo. "I nostri obiettivi - ha spiegato - devono essere sempre coerenti con la difesa dei diritti umani. Lo sviluppo delle normative sull’immigrazione deve essere fatto da una prospettiva europea nella gestione strategica delle frontiere”. Grande-Marlaska ha inoltre auspicato che si possa lavorare a trovare "altri mezzi" per dissuadere gli immigrati dal tentare di entrare illegalmente in Spagna.

La protesta della polizia spagnola

La sua proposta, che giunge proprio mentre i ministri degli Interni italiano e tedesco danno un giro di vite contro gli ingressi clandestini nei rispettivi Paesi, non è piaciuta però alle associazioni della polizia spagnola, che temono un "effetto valanga" se il filo spinato dovesse essere effettivamente rimosso.

Il segretario generale dell'Associazione spagnola delle guardie civili (AEGC), José Cobo, ha denunciato che "il problema si aggraverà" se al posto del filo spinato non verrà installato un altro elemento protettivo. "Se facilitiamo loro l'ingresso ci saranno più tentativi di passare", dice chiedendo l'invio di più uomini in previsione di tentativi di ingresso in massa.

Non è raro, infatti, che gli immigrati africani ammassatisi nelle alture di fronte alla valla in territorio marocchino tentino di forzare la barriera confinaria con assalti di massa, contando sul fattore numero per prendere la polizia spagnola in contropiede.

Se la barriera dovesse essere effettivamente depotenziata si tratterebbe di una novità politica di rilievo, considerando che sia i governi socialisti di Josè Zapatero che quelli conservatori di Mariano Rajoy hanno proseguito per anni con l'opera di rafforzamento del muro e la politica della repressione e della deterrenza contro gli ingressi illegali a Ceuta e a Melilla.

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