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Svezia nel caos: attacchi alla polizia, decine di auto incendiate

Gravi episodi di violenza hanno colpito alcune città della Svezia occidentale. A Göteborg giovani incappucciati e vestiti di nero hanno incendiato oltre 80 auto in sosta mentre nella cittadina di Trollhättan gli uomini delle forze dell’ordine sono stati aggrediti con pietre da altri gruppi di sconosciuti

Svezia nel caos: attacchi alla polizia, decine di auto incendiate

Il mito della tranquilla, pacifica e tollerante Svezia vacilla sotto i colpi di una violenza insensata. Nella serata del 13 agosto, in un vero e proprio attacco coordinato, sono state date alle fiamme oltre 80 auto in due città che sorgono nella parte sud- occidentale del Paese. Non solo, perché durante questi atti criminali sono stati presi di mira i poliziotti, attaccati a colpi di pietra come è accaduto nella cittadina di Trollhättan.

La maggior parte delle vetture è stata bruciata in diverse aree, si calcola almeno 20, di Göteborg, la seconda città della Svezia. Testimoni oculari hanno riferito di aver visto numerosi giovani incappucciati, tutti vestiti di nero, che hanno iniziato improvvisamente ad incendiare alcuni veicoli in sosta.

I raid, fortunatamente, non hanno provocato feriti ma hanno comunque creato disagi e gravi problemi di sicurezza per i cittadini. La autorità hanno detto di ritenere che gli attacchi siano stati organizzati attraverso i social media. “Non ho mai visto tante auto date alle fiamme” ha dichiarato all’Afp il portavoce della polizia nella Svezia occidentale Hans Lippens.

Intanto le forze dell’ordine stanno coordinando un intervento articolato per assicurare alla giustizia i responsabili di questi gravi episodi, di cui al momento si ignorano le ragioni. Non è la prima volta che nel Paese accadono fatti simili ma ciò che questa volta preoccupa è la modalità con cui si è scatenato l’attacco.

Le violenze accadono a meno di un mese dalle elezioni politiche che si terranno il prossimo 9 settembre. Quelli della sicurezza e dell’immigrazione sono temi sempre più cari agli svedesi. Non è un caso che, almeno stando a sondaggi, il partito di estrema destra di Sweden Democrats, noto per le sue accese posizioni nazionalistiche ed euroscettiche e fautore di una politica di maggiore rigore sull’immigrazione, stia guadagnando sempre più consensi tra gli elettori.

Che la situazione sia davvero complessa lo si evince anche dalle ultime dichiarazioni rilasciate dai politici sia conservatori che socialdemocratici. Come riporta l’Afp, il premier Stefan Lofven in una intervista alla radio pubblica ha dichiarato: Sono furioso. La mia domanda è: che cavolo state facendo? State devastando le cose per voi, i vostri genitori e i vostri quartieri" aggiungendo inoltre che gli incendi "sembravano molto ben coordinati, quasi un'operazione militare". "La Svezia ha tollerato questo fenomeno per troppo tempo" ha rincarato la dose Ulf Kristersson, leader del partito conservatore d'opposizione.

Le urne potrebbero riservare clamorose sorprese.

Una ipotetica grande affermazione dell’ultradestra potrebbe cambiare gli equilibri non solo nel Paese scandinavo ma in tutta Europa.

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